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Leon Battista Alberti Architetto e Umanista

Innovazioni dell’Architetto e Umanista fiorentino Leon Battista Alberti

Leon Battista Alberti fu un Architetto, Scrittore e Umanista e molto altro ancora. Figura significativa che ha inciso nella storia dell’arte e dell’architettura.

Leon Battista si fece protagonista di un’epoca, il XVI secolo, che stava mutando rapidamente.

I cambiamenti sociali, ideologici, culturali e artistici stavano profondamente mutando la vita dei cittadini europei. In particolare l’Italia è stata movimentata da una forza motrice spinta al cambiamento e all’innovazione, un tempo illuminato era destinato a ridare luce all’Europa che usciva dai periodi bui della cristianità medievale.

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Per un ulteriore approndimento sugli argomenti trattati nel seguente articolo e sulla vita e innovazioni di Leon Battista Alberti, vi consgliamo questa edizione inglese di Leon Battista Alberti: Writer and Humanist, scritto da Martin McLaughlin.

Umanisti protagonisti del Rinascimento

Gli attori di tali cambiamenti furono gli Umanisti, i quali contribuirono alla rinascita dell’Europa. Oggi chiamiamo quell’epoca Rinascimento, e Leon Battista Alberti ne è stato l’avanguardia che porterà ai profondi cambiamenti che si susseguiranno nella penisola italiana.

Molti furono gli attori di quel periodo storico chiamato Rinascimento, e gli attori del rinascimento furono i grandi umanisti che hanno segnato la storia.

Leon Battista Alberti fu solo uno dei tanti umanisti, ma fu anche tra i primi innovatori del linguaggio artistico.

Egli non fu un vero e proprio artista, piuttosto, fu un grande letterato che con il suo genio ha diretto la rinascita estetica italiana sulla base della nuova riscoperta del classicismo.

Biografia

Battista Alberti, poi auto-nominatosi “Leon”, nacque nel 1404 a Genova. Ebbe la fortuna di essere riconosciuto dal padre come figlio legittimo. Nonostante fosse un figlio illegittimo, nato al di fuori del matrimonio, poté godere dei diritti di un figlio legittimo, fortuna che invece mancò a un altro grande umanista e artista che ben conosciamo, ovvero Leonardo Da Vinci.

Tra i diritti dei figli legittimi rientra chiaramente anche il diritto a un’istruzione completa.

Studi e Formazione

Leon Battista Alberti studierà prima a Genova e poi a Padova, infine approderà all’università di Bologna (articolo correlato archiginnasio) per laurearsi in Legge Canonica.
Soffermatosi nella città vaticana Bolognese, prenderà i voti come prete, continuando gli studi filosofici comprendenti anche scienze e matematica.

Dopo i voti si trasferirà a Roma dove cominciò ad ottenere incarichi notevoli.

La sua formazione fu completa e severa, e il giovane Alberti riuscì a mettere in pratica e ad applicare le sue conoscenze in maniera meticolosa e soprattutto scientifica, dunque mettendo letteralmente “alla prova” le importanti nozioni acquisite negli studi.

Leon Battista Alberti Scrittore

Alberti fu un grande scrittore, infatti a soli 20 anni inizierà a scrivere i primi trattati riguardanti la morale, dilettandosi anche con la scrittura di commedie grazie alla riscoperta degli studi classici, abbandonati per lunghi secoli durante il medioevo.

Leon Battista Alberti divenne famoso per i suoi importanti trattati e scritti su tematiche diverse, dalla morale all’architettura.

  • Della Familia 1428 to 1440 circa, opere sulla morale di stampo cristiano
  • De Pictura, 1435 in latino, 1436 in italiano
  • Ludi rerum mathematicarum
  • Navis, scritto sulle navi
  • De Equo Animante, trattato sui cavalli. Era un tema poco insolito, dal momento che il cavalli veniva spesso raffigurato dagli artisti in pitture di storia o in monumenti equestri.
  • De re Aedificatoria 1452 editio princeps, 1485 ristampato a Firenze
  • De commodis litterarum atque incommodis 1432 , dove viene considerato il ruolo dell’intellettuale, dove la sua attività è ritenuta come una faticosa ricerca fatta di riflessioni e pensieri svolti nel silenzio, senza alcuna ricerca di fama e riconoscimenti, svolta solo per l’amore della conoscenza.
  • Descriptio urbis Romae, 1450 nella quale creerà l’algoritmo per la costruzione esatta della pianta della città di Roma

Grazie all’ambiente stimolante di Bologna e Roma, Leon Battista Alberti diventerà presto un personaggio rinomato, riconosciuto e rispettato, a tal punto che la sua fama di esperto intellettuale si spargerà per tutta la penisola.

Nel suo curriculum possiamo vedere delle importanti collaborazioni con le più grandi corti italiane, entrando in contatto con i maggiori artisti e intellettuali dell’epoca. Tra le varie famiglie per cui lavorò spiccano la famiglia Medici, i Gonzaga, i Montefeltro, gli Este e i Malatesta.

Il simbolo di Leon Battista Alberti

In questa moneta possiamo vedere il simbolo di Alberti, ovvero un occhio con il motto QUID.TUM – allor dunque

Vediamo il simbolo che ricorda l’occhio di Horus. Leon Battista Alberti parlò della simbologia egizia anche nel de Re Aedificatoria. Il motto si riferisce a un principio ciceroniano.

sul fronte vediamo il Busto dell’artista. la moneta venne realizzata da Andrea de Pasti nel 1446-50

Vediamo che già nel 1446 Battista Alberti si definirà “Leon”, attributo del suo nome di battesimo con il quale verrà riconosciuto in tutto il mondo.

Renovatio Urbis Romae

Inoltre, tra i più importanti incarichi di Leon Battista Alberti vi è chiaramente la posizione di consigliere di importanti papi come Niccolò V e Pio II.

La città di Roma entrò in crisi e fu abbandonata dal papa che solo a inizio secolo vi fece ritorno. La città papale era stata abbandonata a sè stessa senza infrastrutture, con acquedotti fuori uso e pessime condizioni urbanistiche.

Tornato dall’esilio ad Avignone, il papa diede il via alla cosiddetta Renovatio Urbis di Roma, alla quale Leon Battista Alberti partecipò attivamente per donare a Roma l’aspetto di capitale del più potente stato della penisola italiana.

Algoritmi moderni per planimetrie arcaiche

Per la Renovatio Urbis romana era necessario mappare in maniera precisa la capitale vaticana.

Le mappe utilizzate fino all’ora non erano sufficientemente chiare da avere un’idea precisa degli spazi e delle dimensioni delle strade. Le mappe antiche erano costruite solo attraverso la memoria o ingegnosi metodi di osservazione, senza mai avere una fedele rappresentazione dello spazio urbano romano che corrispondesse fedelmente alla realtà.

Nella Descriptio Urbis Romae del 1433 Leon Battista Alberti applica la sua conoscenza matematica e scientifica, assieme alla sua vista acuta di osservatore, e idea un algoritmo scientifico capace di rappresentare una pianta urbana di Roma fedele alla realtà.

Quello stesso algoritmo cambierà la storia della planimetria urbanistica, venendo implementata e migliorata nei secoli, fino ad ottenere una vista precisa satellitare, come in google maps.

leon battista alberti
L.B. Alberti, Descriptio Urbis Romae, c.1450

Il Cantiere di San Pietro

A Roma collaborò al più grandioso dei cantieri dell’epoca rinascimentale, ovvero il cantiere di San Pietro, che vedrà nella sua lunga storia una successione di maestranze che si sforzeranno di creare il rinnovato tempio cristiano (Collegamento articolo san Pietro)

Leon Battista Alberti Architetto

In giro per l’Italia possiamo vedere diversi edifici ideati da Leon Battista Alberti. Abbiamo analizzato alcuni di queste opere per voi per approfondire ancora la storia di questo grande maestro del rinascimento.

Alberti inizierà una nuova tendenza che porterà al risveglio di un nuovo senso di monumentalità derivante dallo studio dell’antico.

Le opere di Leon Battista Alberti

L’architettura di Alberti è esemplare per il Rinascimento. La sua architettura è fatta di esperimenti e dalla consistente tendenza all’applicazione di regole che però sono aperte alla sperimentazione, fino ad arrivare a soluzioni originali per la risoluzione di problemi estetici e architettonici.

Lo stile riconoscibile di Leon Battista Alberti

L’opera di Leon Battista Alberti è resa riconoscibile da acluni particolare degli ornamenti architettonici, che diventeranno una sorta di “firma” dell’artista:

  • piedistalli
  • aste, colonne e pilastri
  • capitelli
  • architravi
  • effetti monumentali

I suoi lavori sono diversi ma uniti da quello stile regionale che Leon Battista Alberti elabora dallo studio dell’antico. Nella sua attività artistica saprà unire alle sue conoscenze pratiche sulla costruzione le sue conoscenze teoriche. Questa unione tra teoria e pratica risolve il conflitto dell’artista come letterato.

Principi dell’architettura

Concetto di bellezza ideale in Leon Battista Alberti

Per approfondire la teoria della bellezza di Alberti cliccare qui

  • Lineamenta
  • Numeri
  • Finitio
  • Collocatio
  • Concinnitas
  • Bellezza Vs. Ornament

Teoria del Tempo in Alberti partendo da Sant’Agostino

Si potrebbe dire che nell’architettura di Leon Battista Alberti convivano passato e presente. Tenendo conto delle antichità come fonte di ispirazione, egli le rielabora in chiave moderna, portando al presente concetti di grandiosità dell’impero romano, espressi nell’armonia e grandiosità delle forme. Eppure anche il futuro coesiste creando un’architettura che influenzerà le generazioni per molti secoli.

Quindi la sua teoria dell’arte e dell’architettura in generale vuole andare oltre l’antichità, inglobandola nell’era moderna.

In questo senso possiamo fare un riferimento all’idea del tempo derivante dal filosofo cristiano Sant’Agostino:

forse si potrebbe propriamente dire: tre sono i tempi, il presente del
passato, il presente del presente, il presente del futuro
. Infatti questi tre
tempi sono in qualche modo nell’animo, né vedo che abbiano altrove realtà:
il presente del passato è la memoria, il presente del presente la visione
diretta, il presente del futuro l’attesa
… Il tempo non mi pare dunque altro
che una estensione, e sarebbe strano che non fosse estensione dell’animo
stesso

Sant’Agostino, Distentio Animi, IV secolo

Silvia Giaquinta per ArtAut

Bibliografia

L. H. Heidenreich (revised by P. Davies), Architecture in Italy 1400-1500 (New Haven and London: Yale University Press, 1996)

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