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Chiesa del Santo Spirito a Firenze di Filippo Brunelleschi

Prima del restauro di Filippo Brunelleschi presso la chiesa del Santo Spirito a Firenze, essa preesisteva già dal medioevo, e venne distrutta in un incendio nel 1371.

Storia della Chiesa del Santo Spirito

La chiesa venne costruita originariamente nel 1200 con la funzione di convento agostiniano. La chiesa venne annessa all’ordine degli eremiti agostiniani in Toscana sotto iniziativa di papa Innocenzo nel 1371.

Eppure la chiesa apparteneva già agli agostiniani a partire dal 1250, quando due signori fiorentini donarono al frate agostiniano Aldobrandino uno spazio per fondare un monastero per i frati.

Nel 1252 la chiesa venne dedicata a Maria Vergine, al Santo Spirito (da cui il nome odierno) e a tutti i Santi.

Nel 1269 una comunità più grande di frati agostiniani si stabilì a Firenze costruendo una chiesa sopra quella preesistente, dedicandola dunque al Santo Spirito, i lavori di espansione continuarono nel 1292 nei terreni adiacenti.

Chiesa del Santo Spirito a Firenze come centro culturale

La chiesa agostiniana verrà nominata “Studio Generale dell’Ordine”, diventando persino un istituto superiore per gli studi teologici e filosofici nel 1284.

La chiesa diventerà presto famosa assieme alle prediche dei frati, i quali accoglievano i fedeli nelle loro messe e nella loro chiesa, ai tempi troppo piccola per accogliere la folla.

Nel 1292 la piazza di fronte la chiesa venne ingrandita per accogliere la massa di fedeli e curiosi approdati per ascoltare le prediche dei saggi frati. La piazza prenderà il nome della chiesa stessa, piazza Santo Spirito.

Famosa è anche la ricca biblioteca costituita da antichi manoscritti di grande valore storico e culturale che nel 1450 contava 577 manoscritti originali.

La biblioteca attrasse grandi intellettuali come Francesco Petrarca e Giovanni Boccaccio, i quali legarono dei stretti legami con i frati agostiniani. Essi ebbero la possibilità di consultare i manoscritti antichi conservati nella biblioteca.
A causa di un incendio avvenuto nel 1471 molti codici e opere d’arte della chiesa medievale vennero distrutti.

Il restauro di Filippo Brunelleschi

A partire dal 1397 il Comune decise di stanziare una quota annua da dedicare alla costruzione e restauro di una nuova basilica e dal 1434 i lavori vennero affidati a Filippo Brunelleschi.

La lunga progettazione della chiesa

Brunelleschi propose inizialmente un progetto straordinario che però verrà rifiutato dai suoi clienti.

La seconda proposta di progetto non prevedeva grandi cambiamenti nella chiesa e nel monastero, e venne dunque accettato.

Brunelleschi nella progettazione fu piuttosto libero nelle modifiche apportate grazie agli allargamenti degli spazi attorno la chiesa avvenuti in precedenza.

La stessa libertà non gli fu concessa, ad esempio, nella chiesa di San Lorenzo a causa degli edifici intorno lo spazio della chiesa.

La nuova chiesa verrà girata di 180 gradi, in modo che la facciata si poni su Piazza Santo Spirito.

Molto tempo venne dedicato ad una lunga progettazione che ritardò gli inizi dei lavori fino al 1444, diventando così l’ultima grande opera dell’artista Filippo Brunelleschi, il quale non potrà vedere il suo progetto portato a termine.

Quando Brunelleschi morì, solo una parte di mura della facciata erano state completate, mentre i tronchi delle colonne vennero costruite poco dopo la sua morte.

Dopo la sua morte nel 1446, i lavori vennero affidati a diverse maestranze che si succedettero negli anni. Nel 1452 il progetto venne affidato al seguace di Filippo Brunelleschi, Antonio Manetti.

Nel 1471 scoppiò un incendio che distrusse parte della chiesa assieme ai suoi tesori.

La cupola venne costruita tra il 1479 e 1481, lavoro seguito da Salvi d’Andrea.

La facciata e la somiglianza con Alberti

La facciata interna risale al 1483-87.

La facciata esterna, che oggi vediamo totalmente bianca e piatta, presenta ancora delle caratteristiche peculiari Possiamo vedere le volute laterali che somigliano alla Chiesa Santa Maria Novella a Firenze e la facciata di Alberti.

La basilica venne considerata conclusa solo nel 1487, ma venne consacrata già nel 1481.

I lavori continuarono ancora nella sagrestia, eseguita da Giuliano da Sangallo nel 1489.

Nel 1503 Baccio d’Agnolo eseguì i lavori per l’alto campanile, montato a 70 metri sopra la chiesa, terminato solo nel 1570.

Michelangelo nella chiesa del Santo Spirito a Firenze

Nel 1492 Michelangelo venne ospitato nella chiesa, e qui ebbe l’opportunità di studiare l’anatomia umana tramite lo studio diretto sui cadaveri. Per ringraziare i frati agostiniani dell’ospitalità scolpì un crocefisso che ancora oggi è conservato nella sagrestia.

Silvia Giaquinta per ArtAut.blog

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