La Basilica della Santissima Annunziata a Firenze di Michelozzo è il principale santuario mariano di Firenze.
La basilica si trova sull’omonima piazza, e sorge vicino l’Ospedale degli Innocenti di Filippo Brunelleschi.
Storia dei lavori della Santissima Annunziata di Firenze
La costruzione della basilica iniziò nel 1250 e venne completata solo nel 1857.
Nel 1444 i lavori vennero affidati all’architetto Michelozzo.
I lavori furono travagliati, soprattutto per quanto riguarda la pianificazione del progetto.
Ludovico Gonzaga difenderà sin dal principio il progetto per la basilica, che venne spesso additato come inappropriato. Assieme a Ludovico Gonzaga avremo anche Leon Battista Alberti, anch’egli a favore del progetto tanto discusso.
Architettura nella Basilica della Santissima Annunziata
Lo stile della basilica è semplice ed elegante, tipica firma dell’architettura di Michelozzo.
Riesce a trasformare le forme gotiche preesistenti sulla facciata in un’entrata con portico.
Inserisce dei muri trasversali tra le navate e due grandi pilastri laterali nel porticato della facciata.
Le influenze di Leon Battista Alberti e di Filippo Brunelleschi
Nel periodo in cui operava Michelozzo si facevano già sentire le tendenze di Leon Battista Alberti e di Brunelleschi nella riconsiderazione delle antichità.
Un esempio è la rotonda a est della basilica. Michelozzo ritrovò questo prototipo nel tempio di Minerva a Roma.
Da ciò ne deriva un coro dalle dimensioni monumentali, voluta anche dal marchese di Mantova, il quale voleva destinare tale spazio al memoriale del capo famiglia. Il prototipo imperiale romano, ovvero circolare con nicchie, era adatto a tale scopo.
Per quanto Michelozzo conoscesse probabilmente bene le teorie di bellezza di Leon Battista Alberti e di Vitruvio, possiamo vedere che il coro della basilica non è stato costruito secondo la regola della convenientia.
Michelozzo lascerà il progetto nel 1455. I lavori passeranno a Manetti nel 1460, e la basilica verrà completata nel 1470 da Leon Battista Alberti.
Le modifiche Barocche
Oggi non riusciamo a riconoscere la bellezza dello stile semplice di Michelozzo a causa delle modifiche avvenute nel 1600. Rimangono solo i disegni a testimonianza del progetto originale.
Originariamente potevamo trovare ornamenti sobri. Le navate e il transetto erano articolati da aperture e arcate che sfociavano nelle cappelle laterali, e sopra di esse vigevano delle lisce trabeazioni.
Gli ornamenti dei capitelli delle colonne continuavano sul vestibolo e la sagrestia, caratterizzati da uno stile “libero”, in antitesi con lo stile di Brunelleschi.
Questo spazio liscio ed elegante oggi è ricoperto dai ricchi ornamenti tipici dello stile Barocco.
Michelozzo divenne l’architetto favorito di Cosimo de’ Medici grazie al suo gusto per la tradizione e la sobrietà decorativa.
Per sapere altro su questo artista innovativo vi consigliamo la seguente lettura! Buon apprendimento a tutti <3
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