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Pierre Lescot al Louvre: Rinascimento e Architettura Innovativa a Parigi

Pierre Lescot al Louvre: Un Rinascimento a Parigi

Nel 1546, Pierre Lescot al Louvre assunse il ruolo di Sebastiano Serlio come Architetto Reale ed ebbe l’opportunità di rinnovare il Louvre di Parigi. La sua qualifica ha segnato un significativo punto di svolta nell’architettura della capitale francese, in quanto ha introdotto un primo esempio di architettura rinascimentale in questo importante edificio della città. I restauri del cortile del Louvre hanno creato un grande distacco con la tradizione gotica presente in quel momento, sostituendola con l’eleganza e raffinatezza dell’architettura classica. Così, le tradizionali mura massicce e spesse di stile medievale hanno ceduto il passo al nuovo modello classico di matrice fiorentina e romana.

Pierre Lescot al Louvre

L’Innovazione Rinascimentale di Pierre Lescot al Louvre

Il Louvre, oggi conosciuto come sito del famoso museo parigino, possedeva in origine le fattezze di un tipico castello medioevale. Pierre Lescot fu incaricato di estenderne la struttura planimetrica, aggiungendo una corte, in cui formulò un modello innovativo di corte rettangolare chiamato “Court Carré.”

L’Influenza Rinascimentale Italiana a Parigi

In questo contesto, si può ammirare come Pierre Lescot seppe introdurre a Parigi nuovi stilemi architettonici ispirati al Rinascimento attestando così l’accettazione, nel contesto europeo, dei moderni principi edilizi nati in Italia che andavano gradualmente guadagnando successo in tutta Europa. Un esempio significativo è rappresentato dai trattati di Sebastiano Serlio, che godettero di un’ampia diffusione in Europa, essendo tradotti in numerose lingue.

La Trasformazione del Paesaggio Urbano Parigino

Pierre lescot al louvre

Il Louvre, dotato di forme sofisticate e all’avanguardia, rivoluzionò nettamente la scena urbana di Parigi, una città ancora profondamente legata alle consuetudini medievali. È degno di considerazione che parte dell’originario edificio del Louvre venne abbattuto al fine di fare spazio alle costruzioni aggiunte durante l’epoca napoleonica.

Dalle Radici Medievali all’Eredità Napoleonica

Di conseguenza, il Louvre rappresenta un riflesso di interventi architettonici successivi attraverso l’arco dei secoli. Questa grandiosa struttura contiene echi delle sue fondamenta medievali, delle influenze rinascimentali italiane del XVI secolo e dei ritocchi apportati durante la Rivoluzione napoleonica del XVIII.

Nel panorama delle innovazioni rinascimentali del 1546 in Francia, sotto la direzione di Pierre Lescot, la struttura planimetrica del Louvre richiama diverse costruzioni italiane, come il Palazzo del Tè di Giulio Romano a Mantova. Tuttavia, va sottolineato che la corte quadrata del Louvre è notevolmente più ampia rispetto alle dimensioni del Palazzo del Tè.

L’Eredità Rinascimentale di Pierre Lescot al Louvre

La corte quadrata del Louvre esibisce elementi classici provenienti dalle innovazioni del Rinascimento italiano. Tali peculiarità estetiche sono particolarmente chiare nella facciata del cortile, in cui si riscontrano sporgenze e recessi alternati in un armonioso ritmo. La composizione rimanda all’idea di un arco trionfale tripartito fiancheggiato da una bassa base.

pierre lescot al louvre

Raffaello e Antonio da Sangallo il Giovane

Le nicchie artisticamente adornate con sculture, affiancate dalle pareti ornate da ordini corinzi, sottolineano la presenza della raffinatezza rinascimentale. Le colonne si alternano alle finestre, con le rispettive trabeazioni alternate triangolari e arrotondate, suggerendo le iconiche architettoniche di Raffaello e di Antonio da Sangallo il Giovane.

Silvia Giaquinta per Artaut.com

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