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Il Palazzo Rucellai di Leon Battista Alberti a Firenze

Palazzo Rucellai di Leon Battista Alberti è un esempio di prima architettura rinascimentale della città fiorentina. Sarà un punto di riferimento per i palazzi privati e civili che si susseguiranno in tutto il rinascimento e oltre.

Si tratta di un’opera fondamentale per la carriera di Leon Battista Alberti, essendo essa sola la prima di numerose opere per conto della ricca famiglia fiorentina, ovvero i Rucellai.

Il Palazzo Rucellai emerge nella storia di Firenze come un emblema rivoluzionario del Rinascimento precoce. Per chi è affascinato da questo capolavoro architettonico e dalla genialità del suo creatore e vuole approndire l’argomento, ArtAut vi presenta un libro indispensabile. Quest’opera letteraria si dedica esclusivamente all’esplorazione del Palazzo Rucellai, offrendo una prospettiva dettagliata e ricca di intuizioni sulla sua struttura e sul contesto storico in cui è nato. Immergetevi in una lettura che non solo arricchisce la vostra conoscenza, ma vi avvicina all’essenza stessa del Rinascimento fiorentino.

Storia di Palazzo Rucellai e la committenza

Il palazzo risale al 1446 e 1451. Venne eseguito da Bernardo Rossellino sotto le indicazioni di Alberti. Infatti Leon Battista Alberti non sarà mai un vero e proprio capomastro, ma piuttosto un intellettuale esperto di tecniche di edificazione, teorie dell’architettura, e soprattutto, studioso delle antichità. Egli è un umanista che contribuì alla rinascita estetica dell’Italia.

Il committente fu il ricco mercante Giovanni Rucellai, il quale era legato da una profonda amicizia a Leon Battista Alberti.

La facciata di Palazzo Rucellai

La facciata del palazzo, punto focale del progetto di Leon Battista Alberti, venne completata solo nel 1452.

Palazzo Rucellai si mostra come un esempio emblematico di sobrietà ed equilibrio. Leon Battista Alberti mette in pratica le teorie proposte nel suo manuale De Re Aedificatoria del 1452.

Gli ordini architettonici classici

Palazzo Rucellai è un’opera emblematica perché Leon Battista Alberti sintetizza teoria e pratica in un’unica opera. Dallo studio dell’antico deriva l’utilizzo dei tre ordini architettonici sulla facciata. Essi ricordano lo stesso ordine classico visto a Roma nel Colosseo.

La novità risiede nell’inserire nella facciata dei pilastri, creando un vero e proprio stile che verrà copiato dai suoi colleghi nelle generazioni future.

Innovazioni stilistiche dalla pittura all’architettura

In realtà il particolare della facciata con pilastri ha avuto diversi precedenti, ma non in architettura, bensì nella pittura. Gli artisti continuano a influenzarsi a vicenda per l’innovazione artistica che accade proprio in quei tempi grazie alla riscoperta dell’epoca classica.

Opus Reticulatum in palazzo Rucellai

Ritroviamo altri riferimenti all’antichità in un particolare, ovvero il cosiddetto opus reticulatum, una decorazione sul muro liscio che consiste nell’intagliare in esso una decorazione reticolata. Questa decorazione la possiamo ritrovare nel Portico di Ottavia, un’antichità classica.

The Rucellai Palace is one of the best examples of architecture in fifteenth-century Florence.

Leon Battista Alberti dimostra la sua grande abilità nel creare una sintesi formale tra nuovo e antico, facendo convergere passato e presente in un’opera che si proietta nel futuro come modello di esempio innovativo e originale.

Gli elementi classici si fondono con elementi locali medievali, come il bugnato e le bifore. Nel fregio invece sono rappresentati episodi eroici della famiglia Rucellai. Possiamo anche vedere lo stemma Rucellai raffigurante tre vele gonfiate dal vento e tre piume in un anello, visibili nei blasoni sopra i portali.

Altre innovazioni

Ritroviamo dunque echi romani nella base reticolata, nelle larghe proporzioni, nelle piccole finestre posizionate in alto, e l’uso dei tre ordini architettonici vitruviani.

Il bugnato piatto nei diversi piani ha un’utilità ornamentale, ed è una novità per il periodo.

La pietra utilizzata nella facciata è il bugnato in pietraforte. Nel piano terra troviamo una panca di via, che rappresenta l’elemento orizzontale della facciata, mentre gli elementi verticali sono rappresentati da delle lisce paraste.

Al piano terra vediamo delle lesene toscane che dividono lo spazio in maniera ritmica. Entro lo spazio creato dalle paraste si inscrivono i due portoni.

Vuoi visitare firenze e non perderti nessuna bellezza architettonica in città? Eccoti una piccola guida attraverso la storia architettonica del rinascimento fiorentino.

Allargamento del palazzo Rucellai

Inizialmente vi era solo un portone, ma dopo l’acquisto degli edifici vicino palazzo Rucellai la facciata venne allargata e aggiunta una seconda porta d’entrata. A destra si vede bene come la facciata sia incompleta, infatti non finisce in maniera netta, ma è frastagliata perché era prevista la continuazione con un terzo portale.

Nel piano nobile troviamo le finestre bifore a tutti sesto incorniciate dal bugnato. Le bifore sono divise da una colonnina al centro, e sopra di essa troviamo un oculo. Questo modulo si ripete anche a secondo piano.

L’ultimo piano è coronato da un cornicione sostenuto da mensole. Oltre questo livello viene aggiunta una piccola loggia ornata da pitture del XV, probabilmente appartenenti a Paolo Uccello o alla sua scuola. Il particolare della loggia è rilevante perché si prefigura come una novità dell’epoca rinascimentale.

Dalla teoria alla pratica

Leon Battista Alberti otterrà un effetto elegante e semplice, in linea con i suoi trattai sull’architettura, infatti egli scrisse:

La casa del signore sarà ornata leggiadramente, di aspetto piuttosto dilettevole che superbo“.

Leon Battista Alberti, De re Aedificatoria, 1450

Lo stile di Palazzo Rucellai costituì un punto di partenza per tutta l’architettura dei palazzi privati e civili del Rinascimento.

Affreschi e pittura nel Palazzo Ruellai

Il Palazzo Rucellai si propone come una perla da scoprire in molte sue sfaccettaure. Se ti stai preparando per un viaggioa FIrenze, e il Palazzo Rucellai sarà una delle tue mete, ti consigliamo la seguente lettura di approfondimento sulle opere d’arte e gli affreschi dell’Altana che potrete trovare all’interno di questo splendido palazzo fiorentino.

Silvia Giaquinta per ArtAut.com

Bibliografia

L. H. Heidenreich (revised by P. Davies), Architecture in Italy 1400-1500 (New Haven and London: Yale University Press, 1996)

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