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Le meraviglie di Parigi: la tomba di Francesco I

La tomba di Francesco I è una delle meraviglie rinascimentali che possiamo trovare a Parigi nella chiesa di St. Denis.

Si tratta di un’opera dell’architetto Philibert de l’Orme, architetto che seppe interpretare in chiave francese quelle che furono le novità dell’arte e dell’architettura rinascimentali nate in Italia.

La chiesa di St.Denis e la necropoli reale dei Merovingi

La chiesa di St.Denis è molto importante per la storia francese. La sua realizzazione avvenne nel 1100, dunque nel medioevo, e venne costruita in pieno stile gotico francese.

Venne utilizzata come necropoli reale della famiglia sei Merovingi, ovvero la prima dinastia di re franchi. Il nome di questa dinastia deriva dal loro leggendario capostipite, Meroveo.

La tomba di Francesco I: convergenze tra gotico francese e rinascimenti italiano

la tomba di francesco primo
Illustration of a Paris, France – Saint Denis

Anche Francesco I venne seppellito in questa chiesa, e la sua tomba venne realizzata nel 1547 dall’architetto francese Philibert de l’Orme.

Sappiamo che le novità rinascimentali italiane, rivoluzione artistica e culturale iniziata a partire dagli ultimi anni del 1400 grazie a Leon Battista Alberti, tardarono ad arrivare nel resto d’Europa. Uno dei personaggi al quale diamo il merito della diffusione dello stile italiano fu Sebastiano Serlio.

Eppure Philibert de l’Orme ebbe modo di conoscere le antichità romane, elementi sui quali si basa l’estetica rinascimentale, grazie al suo soggiorno a Roma e viaggiando attraverso la Francia e la Germania, costellati da archi di trionfi e rovine antiche.

La tomba di Francesco I a Parigi nella chiesa di St.Denis

La tomba è stata realizzata in stile rinascimentale, ma si inscrive nell’architettura gotica della chiesa. Possiamo immaginare l’effetto spettacolare e di contrasto tra la tomba e lo spazio all’interno della chiesa gotica.

Elementi architettonici della tomba di Francesco I

La tomba è puramente rinascimentale. L’ordine architettonico utilizzato è quello ionico. Le basi con bassorilievi sulle quali poggiano le colonne sono ispirate agli archi di trionfo romani.

È presente un ulteriore elemento facente riferimento agli archi trionfali, ovvero il cosiddetto Trabeatio Triumphalis, ovvero la trabeazione segmentata provvista di elementi che si proiettano all’infuori rispetto alla struttura principale.

Creare attraverso contrasti stilistici

L’abilità di Philibert de l’Orme è quella di riuscire ad inserire in un contesto gotico un elemento moderno, facendo collaborare i due totalmente diversi attraverso i loro contrasti. Un esempio sono le finestre a sesto acuto, elemento caratteristico dello stile gotico, che si fondano armoniosamente con gli archi a tutto sesto della tomba di Francesco I.

Silvia Giaquinta per ArtAut.blog

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