Michelozzo fu un grande artista che segnò la storia dell’arte e dell’architettura. Ci ha donato la vista di splendide sculture e palazzi, testimoni dell’epoca rinascimentale.
Michelozzo contribuì alla rinascita estetica d’Europa. Rielaborò la lezione gotica con gli insegnamenti classici albertiani e brunelleschiani. La sua architettura sarà d’ispirazione per altri maestri come Giuliano da Maiano e Giuliano da Sangallo, zio di Antonio da Sangallo il Giovane.
Biografia e carriera di Michelozzo
Michelozzo nacque a Firenze nel 1396 e vi morì nel 1472.
Troviamo il nome di Michelozzo in alcuni documenti che ne ne attestano l’attività già nel 1410 come scultore.
Verrà spesso associato al lavoro di Ghiberti e Donatello (collegamento articolo) nella cromatura del bronzo per le statue.
Lo stile scultoreo di Michelozzo si caratterizza per la sua semplicità. Nella sua innovazione inglobò elementi del classicismo gotico, rimanendo sempre indipendente da paradigmi stilistici tanto in voga ai suoi tempi.
Possiamo vedere il suo stile maturo e caratteristico in due sue opere, ovvero nella loggia dei Lanzi e nel monastero di San Matteo.
Michelozzo e classicismo gotico nella Loggia dei Lanzi e il Monastero di san Matteo
Negli anni 1420-27 sarà impegnato nella chiesa monastica di Francesco al Bosco del Mugello, la quale diventerà un esemplare di chiesa con volte e senza navate.
Si differenzia da Brunelleschi per il trattamento riservato agli elementi tardo-gotici. Darà un aspetto classicizzante agli spazi proprio attraverso l’uso di elementi gotici, che non abbandonerà mai totalmente.
Avrà una tendenza gotica-romanica nel donare un senso di imponenza e spazio massiccio agli ambienti. Utilizza grandi pilastri lisci con archi trasversali. Questi elementi concorreranno nel dare un’impressione di dignità all’intero insieme architettonico, nel quale la semplicità degli elementi avranno la supremazia nella definizione degli spazi.
Il nuovo modello di chiesa senza navate
Il suo stile sarà sempre indipendente, ed è per questo che risulta essere così innovativo e unico. Svilupperà l’idea di chiesa senza navate. Un’altra novità sarà la pianta centrale.
Lascerà il segno soprattutto nell’architettura secolare, ovvero quei tipi di edifici dediti al potere temporale, come il comune, un palazzo Ducale o della signoria.
Michelozzo artista della penisola italiana
Otterrà importanti commissioni in tutta la penisola italiana. A Milano lavorerà nel Ba’co Mediceo, mentre nel sud Italia, a Dubrovnik, Ragusa, gestirà l’opera del palazzo comunale.
La rivisitazione delle forme gotiche e classiche, la versatilità del suo stile, concorreranno nel creare una sintesi formale che unisce nord e sud Italia in tutte le loro fondamentali diversità storiche, artistiche ed estetiche.
La decorazione architettonica è fondamentale in Michelozzo, le quali diverranno un ideale di soluzioni stilistiche per diversi progetti.
La sua architettura sarà di grande ispirazione per molti maestri che gli succederanno. Tra questi artisti spiccano Giuliano da Sangallo, Manetti, Rossellino, Giuliano da Maiano, i quali verranno ispirato anche da Brunelleschi e Donatello. Quest’ultimo sarà quasi contemporaneo a Michelozzo, e possiamo in qualche modo definirlo un suo successore
Silvia Giaquinta per ArtAut.blog