Nel 1450 Leon Battista Alberti scrive il De re Aedificatoria, ovvero un trattato in 10 tomi sull’edilizia. Rappresenta il più importante libro sulle tecniche e teorie sulla costruzione.
Alberti fu un grande studioso dell’antichità. Tra i vari scritti che studiò vi è chiaramente Vitruvio e il suo de Architectura, dal quale estrapola molte idee, le chiarifica e le implementa con idee personali.
Abbiamo approfondito la biografia di questo genio rinascimentale nel seguente articolo.
Potete leggere ulteriori approfondimenti sulla vita e il genio di questo artista e grande pensatore direttamente dalla sua autobiografia
Il secondo tomo del de re Aedificatoria parla della bellezza. Possiamo dire che in generale il giudizio estetico rimane personale, ma Leon Battista Alberti e Vitruvio cercano di applicare delle regole scientifiche per il concetto di bellezza.
Idea di Bellezza per Vitruvio
Il punto di partenza della teoria edificatoria di Leon Battista Alberti sono i principi vitruviani descritti nel De Architectura.
Principi di bellezza Vitruviani
- ordinatio
si intende l’ordine delle varie parti rispetto l’intero edificio rispettando le proporzioni generali. Si basa sullo stabilire la quantità di moduli da prendere in considerazione rispetto le singole parti di ciascun elemento, ottenendo l’armonia delle parti. - dispositio
“l’adatta messa in opera delle cose, e l’elegante esecuzione dell’edificio nelle varie composizioni, dal punto di vista della qualità”
le figure della dispositio sono tre:- iconografia – pianta, ovvero il disegno sul piano tramite il giusto uso di mezzi come il compasso
- ortografia – alzato, disegno costruito secondo le proporzioni
- scenografia – disegno prospettico, disegno con convergenza delle linee in un unico punto
- eurytmia
In architettura la eurythmia per Vitruvio è una qualità quindi apprezzabile dall’occhio. Nelle arti figurative rappresenta la simmetria numerica con la sezione aurea. - symmetria
accordanza di tutti i singoli membri dell’opera, e la della somma delle singole parti in rapporto all’aspetto generale - dècor
“Il dècor sarà conseguito, se, erigendosi templi ipetrali a Giove Folgore, al Cielo, al Sole, alla Luna…, a Minerva, Marte, Ercole si faranno tempî dorici…;
a Venere, Flora, Proserpina, Fons, Ninfe sembreranno più adatti i templi corinzî…,
per Giunone, Diana, ecc… si terrà il giusto computo della via di mezzo se si costruiranno templi ionici. (articolo ordini architettonici)
Riferibile al decoro inteso nel senso di “decoroso”, ovvero che le parti, comprese le decorazioni, devono essere “convenevoli” alla funzione svolta dall’edificio
esempio, mentre Vitruvio spiega la funzione del décor in termini classici, ovvero affibbiando un tipi di colonna a una determinata divinità, possiamo fare un esempio più moderno prendendo in considerazione ciò che è decoroso per una chiesa:
-delle decorazioni che richiamano le storie bibliche sono decorose per una chiesa
-delle decorazioni come le grottesche non sono decorose per una chiesa
- Distributio
Una gestione equilibrata dello spazio. Una previsione accurata dei costi e del budget.
La teoria di Leon Battista Alberti nel De re Aedificatoria
Le idee teoriche principali che Alberti elaborò da Vitruvio sono le seguenti:
- Firmitas
ovvero la solidità strutturale e materiale dell’oggetto, nel caso dell’architettura si intende l’edificio. - Utilitas
ovvero la funzione svolta dall’edificio, il suo utilizzo. Dunque una distinzione tra edifici privati, pubblici e religiosi è doverosa - Venustas, un concetto che ha a che fare con l’estetica, che secondo la teoria di Alberti prevede l’applicazione delle giuste proporzioni
- Ordini architettonici. Prende in considerazione i tre tipi di colonne vitruviane (Ionico, Dorico, Corinzio) e ne aggiunge altre 2, definendo 5 tipi di colonne diverse. (collegamento articolo)
- Il ruolo dell’architetto visto come intellettuale e vera e propria professione a sé stante
- Architettura intesa come disciplina
Per chi desidera approfondire nel dettaglio gli argomenti di questo libro, direttamente dalla fonte originale, ArtAut consiglia la lettura del De re aedificatoria di Leon Battista Alberti
Principi di bellezza per Leon Battista Alberti nel De re Aedificatoria
Per Leon Battista Alberti la bellezza oggettiva si ottiene tramite:
- Lineamenta
“L’architettura nel suo complesso si compone del disegno (lineamenta) e della costruzione”. Leon Battista Alberti risolve l’apparente “antinomia” tra disegno e progetto ricomponendola nell’idea “lineamenta”, che diventa, potremmo dire, il disegno progettuale dell’edificio. La bellezza richiede uno studio preventivo - Numeri
perchè la lineamenta venga applicata bene per ottenere un risultato estetico “bello”, la composizione si deve basare su proporzioni matematiche, quindi sui numeri - Finitio
ovvero delimitazione, con la quale si intendono i rapporti armonici tra altezza, lunghezza e profondità, che devono essere correlati, ancora una volta da numeri e quindi di proporzioni. - Collocatio
con questo si intende la pianificazione e collocamento degli elementi singoli che creano una correlazione armonica nell’insieme. In Vitruvio corrisponde alla dispositio. - Concinnitas
Si intende “armonia”, la quale è ottenuta attraverso l’attenzione alla forma e all’ordine definiti attraverso le leggi naturali della natura, che sono di per sé matematiche, armoniche e ritmiche, applicate agli oggetti artificiali, come ad esempio, una chiesa.
Silvia Giaquinta per Artaut.com
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Bibliografia
L. H. Heidenreich (revised by P. Davies), Architecture in Italy 1400-1500 (New Haven and London: Yale University Press, 1996)