A Firenze è facile trovare palazzi dal valore storico e artistico, come l’oratorio di Santa Maria degli Angeli a Firenze.
Filippo Brunelleschi è uno dei tanti architetti che collaborano a dare la vista che oggi abbiamo di Firenze.
Spesso interviene su edifici preesistenti in lavori di restauro o ampliamento degli spazi.
Sappiamo che fu un grande innovatore dell’arte. La novità artistica di Brunelleschi è evidente nelle scelte architettoniche e stilistiche degli edifici che gli vennero affidati.
Santa Maria degli Angeli è solo uno di questi esempi di innovazione stilistica. Andremo ad analizzare quali sono le novità introdotte da Filippo Brunelleschi in questa chiesa emblematica di Firenze.
La pianta e l’interno di Santa Maria degli Angeli
Innanzitutto spicca la scelta di una pianta a base centrale. Si prefigge come il primo esempio di chiesa a pianta centrale del primo Rinascimento.
La chiesa si basa su dei pilastri. Lo spazio centrale della chiesa si irradia dunque in maniera circolare grazie a delle cappelle supportate da pilastri. A loro volta sorreggono il tamburo ottagonale che sorregge la cupola.
Esterno di Santa Maria degli Angeli
Filippo Brunelleschi si ispirerà alle antichità, in particolare modo nel rendimento dei volumi. Sappiamo che nella prima parte dei suoi studi egli fu molto interessato ai metodi di costruzione applicati nella Cupola del Duomo di Firenze a Santa Maria del Fiore. Nella seconda parte dei suoi studi si dedicherà allo studio delle antichità e delle loro forme.
Le decorazioni
Le decorazioni nel loro complesso non sono propriamente classiche. L’obiettivo ultimo dell’artista non era quello di imitare l’antico, ma piuttosto creare una interpretazione in chiave moderna. Trova diverse soluzioni stilistiche e decorative in base agli edifici che tratta, che siano edifici secolari, religiosi o privati.
l’Oratorio di Santa Maria degli Angeli
La chiesa è inoltre fornita di un oratorio dedicato alla vergine, alla quale era anche dedicata la nicchia nel coro che vediamo entrando. Ai dodici 12 apostoli erano dedicate le altre sei 6 cappelle con altari.
Infine possiamo dire che Filippo Brunelleschi in Santa Maria degli Angeli è stato capace di creare una sintesi stilistica tra elementi medievali e classici, dimostrando la maturità del suo stile in questa grandiosa opera.
Il merito di Brunelleschi è quello d’aver dato un modello d’esempio di costruzione e tecnica, oltre ad aver fornito un modello di composizione e organizzazione degli spazi per le future generazioni.