Arte Contemporanea

Salute Mentale e Genialità: Il Caso di Van Gogh

Decodificare la Visione Artistica di Van Gogh in Mezzo ai Turbamenti della Salute Mentale


Nel panorama dell’arte, pochi nomi evocano una dualità tanto profonda quanto quello di Vincent Van Gogh. La sua straordinaria ma tormentata vita artistica suscita interrogativi sulla relazione tra salute mentale e creatività. Esplorare la vita e le opere di Van Gogh significa affrontare un terreno complesso, in cui la genialità artistica si intreccia con le sfide della salute mentale. Questo articolo si propone di analizzare questa connessione unica, esaminando il legame tra la mente tormentata dell’artista e la sua straordinaria capacità di tradurre emozioni in opere d’arte senza tempo.

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Il DSM-5 e la Sua Evoluzione e la salute mentale

Il DSM-5, Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, è uno strumento cardine per psichiatri, psicologi e medici. Originariamente redatto nel 1952 dall’American Psychiatric Association (APA), la sua prima edizione negli Stati Uniti giunse in Italia solo nel 1980. Nel 2013, fu pubblicata la quinta edizione (DSM-V o DSM-5), con una continua revisione per integrare i progressi delle neuroscienze, della genetica e degli studi sulle personalità, sui disturbi relazionali e sulle disabilità.

Il DSM: Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders

Questa guida in costante aggiornamento – un volume di circa mille pagine – affronta oltre 370 disturbi mentali. Tuttavia, oltre alle ricerche, tiene conto della complessità e del relativismo culturale nella definizione stessa di “disturbo mentale”. Un elemento fondamentale è la considerazione dell’influenza delle culture sui comportamenti, sia individuali che collettivi, aprendo dibattiti sulle problematiche cross-culturali.

Disturbi dell’Umore: Riconoscere e Comprendere la salute mentale

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Una particolare categoria di disturbi mentali sono conosciuti comunemente come “disturbi dell’umore” o “disturbi affettivi”, indicanti l’insieme dei disturbi caratterizzati da una grave alterazione del tono dell’umore. Il DSM-V ha dato spazio a due nuove categorie rispetto ai disturbi dell’umore: “Disturbi bipolari e disturbi correlati” e “disturbi depressivi”, vista la specificità e la diversità dei disturbi contenuti nelle rispettive categorie.

Equilibrio tra vita e psiche

Tutti utilizziamo nella vita quotidiana termini come “giù” o “su” di corda, il ché rende più facile avvicinarsi e comprendere queste forme di disturbi. Ciò che è di difficile interpretazione è il limite tra ciò che può essere definita la “normalità” e la “patologia”: ciò che si verifica, generalmente, a differenza delle tipiche oscillazioni dell’umore con le quali tutti gli esseri umani hanno a che fare nel corso della propria vita e in situazioni particolari (lutto, rottura di un rapporto, fasi di sviluppo particolari, ecc.), è la variazione dell’umore in termini di durata e di intensità. Si potrebbe dire che esiste un continuum dell’umore che può essere inteso come il “limite” che, se valicato – per durata e intensità – può portare a forme patologiche in grado di mettere a repentaglio la più semplice azione quotidiana, le relazioni affettive e lavorative, se non addirittura la propria vita.  

Alterazioni del tono dell’umore e salute mentale

Le alterazioni anomale del tono dell’umore, se prolungate nel tempo e vissute con una certa intensità, infatti, possono essere:

  •  la depressione (temperamento patologicamente basso), caratterizzata da tristezza, calo della spinta vitale e ideazioni negative;
  •  la mania (temperamento patologicamente alto), caratterizzata da eccessiva euforia, logorrea, repentinità del pensiero che può evolversi in sintomi psicotici (come deliri).
  • l’umore misto, caratterizzato dalla presenza di sintomi depressivi e sintomi maniacali contemporaneamente, detto anche “umore disforico”. 

Disturbi dell’Umore: Definizioni e Variazioni

La depressione unipolare è caratterizzata da fluttuazioni tra stati d’animo bassi e momenti di relativo benessere, rappresentanti una sorta di equilibrio emotivo. Quando si verificano sia sintomi depressivi che episodi di mania o ipomania, ci si riferisce ai “Disturbi Bipolari” o “Depressioni Bipolari”.

disturbi depressivi e salute mentale

All’interno del DSM-V, troviamo i “Disturbi Depressivi” che comprendono diverse condizioni: il Disturbo da Disregolazione dell’Umore dirompente, la Depressione Maggiore, il Disturbo Depressivo Persistente e il Disturbo Disforico Premestruale. Quest’ultimo, dopo anni di discussione, è stato incluso nel DSM-V come forma di disturbo, comunemente noto come “sindrome premestruale”.

Momenti di up e momenti di down

Questi disturbi dell’umore sono caratterizzati dall’alternanza tra stati di mania (tono dell’umore eccessivamente alto) e depressione (tono dell’umore patologicamente basso). Nel DSM-V il capitolo che tratta i disturbi bipolari è compreso tra quello dei disturbi depressivi e quello dei disturbi dello spettro psicotico. La principale differenza con i disturbi depressivi è la presenza compresenza di episodi maniacali/ipomaniacali ed episodi depressivi, mentre nei disturbi depressivi vi è una sola “polarità”, cioè il disturbo si manifesta solo con tono dell’umore patologicamente basso, quindi come variante depressiva.

Il disturbo bipolare e una possibile diagnosi su Vincent Van Gogh

Esploriamo il complesso legame tra il disturbo bipolare e l’analisi della psiche di Vincent Van Gogh. L’artista, immerso nella solitudine della sua arte e vissuto tra ricoveri e incontri con il suo medico, ha dipinto il suo universo interiore molto prima che la psicanalisi diventasse una disciplina consolidata. Attraverso la sua pittura, Van Gogh ha narrato la sua coscienza e il suo mondo. Sebbene il disturbo bipolare sia una delle ipotesi sulla sua condizione mentale, non esiste certezza assoluta in merito. Queste riflessioni sono frutto di storici, critici e scienziati, tutti intenti a esplorare il mistero della creatività umana.

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Non sappiamo se realmente fosse affetto da un disturbo bipolare della personalità; tuttavia, nelle sue opere possiamo comunque individuare una profonda sofferenza, solitudine, disperazione e rassegnazione.

Il Genio di Van Gogh: Navigare tra Contrasti della Salute Mentale

La mania e l’ipomania sono caratterizzati da un umore definito “espanso”, ovvero eccessivamente elevato ed euforico. Ad esempio, una persona con un episodio manicale può manifestare la velocità del pensiero, logorrea, carenza di sonno senza avvertirne il bisogno, attivazione fisica e psichica, fino ad arrivare a spese eccessive e comportamenti eccessivamente disinibiti rispetto alla norma sociale.

Esistono diverse tipologie di disturbo bipolare:

  • Disturbo Bipolare I: caratterizzato da alternanza di episodi maniacali, ipomaniacali e depressivi
  • Disturbo Bipolare II: caratterizzato da alternanza di episodi ipomaniacali e depressivi
  • Ciclotimia: caratterizzata da alternanza di lievi episodi ipomaniacali e lievi episodi depressivi
  • Disturbo Bipolare indotto da sostanze: quando l’alterazione del tono dell’umore è attribuibile solamente a farmaci o sostante assunte dal paziente

La differenza tra le diverse tipologie di disturbo bipolare dipende, dunque, dalla tipologia di episodi che si presentano in un determinato arco di tempo e identificano il tono dell’umore eccessivamente elevato o eccessivamente basso della persona.

Avremo infatti episodi manicali, ipomaniacali e depressivi.

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Un episodio maniacale dura almeno 7 giorni con iperattività, autostima elevata, ridotto bisogno di sonno e difficoltà di concentrazione. Tre sintomi tra grandiosità, logorrea, pensiero accelerato, aumentate attività quotidiane e comportamenti rischiosi caratterizzano la mania.

L’episodio ipomaniacale, detto “mania lieve”, mostra umore espanso o irritabile con almeno tre sintomi maniacali per 4 giorni. La differenza? Durata e intensità dei sintomi, generalmente senza elementi psicotici.

Nelle fasi depressive, simili a una depressione maggiore, si sperimentano tristezza, disinteresse, vuoto emotivo e problemi di sonno ed alimentazione. Nel disturbo bipolare, la depressione è intensa e può portare a pensieri suicidi.

Gli episodi misti combinano sintomi di depressione e mania. Durante la mania, possono emergere comportamenti rischiosi. L’alternanza delle fasi può ostacolare la terapia farmacologica, alterando ulteriormente l’umore.

Dunque abbiamo episodi:

  • depressivi con caratteristiche miste
  • maniacali con caratteristiche miste
  • ipomaniacali con caratteristiche miste

Creatività e disturbo bipolare

Nel disturbo bipolare di tipo II si è riscontrato, oltre all’alternanza di episodi ipomaniacali e depressivi, un accrescimento dei livelli di creatività. È interessante sottolineare questo aspetto perché molto spesso si è cercato di trovare nell’espediente del disturbo mentale il “genio” di un determinato personaggio – come nel caso del grandioso pittore olandese Vincent Van Gogh.

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Creatività Svelata: L’Impatto della Salute Mentale di Van Gog

In alcuni contesti, si è suggerito che Van Gogh potesse avere una personalità bipolare o borderline. Durante la mostra ‘Sull’orlo della follia’ del 2018 al Museo Van Gogh di Amsterdam, il ricercatore Tilborgh ha guidato dibattiti su questo tema. Tuttavia, alcuni ricercatori avvertono che idealizzare i tratti associati ai disturbi mentali potrebbe essere fuorviante. La sofferenza causata dalla depressione e dalla mania non va vista come un’ispirazione benefica. Al contrario, quando gli artisti ricevono cure adeguate, la creatività non svanisce. Resta intatta, consentendo loro di esprimere appieno il loro talento.”

La Tela della Creatività: La Narrazione della Salute Mentale di Van Gogh

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Immerso tra pennelli e tormenti interiori, Van Gogh incarna l’iconica figura in cui creatività e psiche si fondono. Le sue opere, riflesso vivo della sua lotta interiore, testimoniano la sua genialità e sofferenza. Analizzare il suo percorso artistico significa affrontare il dibattito inesauribile sulla relazione tra creatività e disturbi mentali, un tema complesso e senza risposte definitive. L’eredità di Van Gogh, oltre ad essere un tesoro artistico, sottolinea l’importanza di comprendere la salute mentale nell’ambito artistico, senza idealizzazioni. Le sue opere rimangono un invito alla sensibilità umana e alla ricerca di significato, al di là di diagnosi o definizioni

Silvia Giaquinta e Laura Giaquinta per ArtAut.com

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