Arte Contemporanea Mostre

Real Bodies Experience: corpi umani in mostra

Torna a Bologna, a palazzo Pallavicini, in via san Felice, la mostra Real Bodies Experience, ovvero “corpi veri”, che sarà visitabile da Ottobre 2021.

Real Bodies a Bologna: la sfida contro la morte

Real Bodies Experience a Bologna, per sfidare la vita stessa, e con essa, anche la morte.

Quando entriamo nella prima sala possiamo ammirare con stupore, e anche un pò di orrore, la nostra essenza umana. Infatti troviamo un cadavere in un avanzato stato di decomposizione.

Possiamo considerare Real Bodies Experience una mostra in qualche modo “atea”, ma un passo della Bibbia ci viene incontro:

Memento, homo, quia pulvis es, et in pulverem reverteris

Ricordati, uomo, che polvere sei e in polvere ritornerai

Genesi 3,19

Il famoso passo della Genesi ci spiega cosa effettivamente vediamo in prima sala:

il nostro processo di decomposizione si spiega davanti a noi in maniera distaccata in una teca di esposizione.

I vermi mangiano la carne assottigliata attorno alle ossa scurite dal tempo, e i capelli crespi di un uomo ignoto ci mostrano la nostra vera natura.

Siamo solo corpi che si muovono fin quando sono vivi.

Teschi di Real Bodies Experience

Dopo la morte il nostro stesso corpo, animato da uno spirito nervoso, diventerà mero oggetto decomponibile, destinato a perdersi.

Eppure Real Bodies ci mostra anche quanto abbiamo provato ad andare oltre tale processo naturale.

Processi di mummificazione-processi di eternizzazione dentro Real Bodies Experience

La seconda sala si presenta come il mausoleo delle tecniche di “eternizzazione” dei corpi.

Troviamo mummie e corpi imbalsamati secondo diverse tecniche che ancora oggi preservano corpi in stato di preservazione. Abbiamo cercato di sconfiggere il miracolo della morte, evitando che la nostra essenza corporea venga distrutta dal tempo.

Arriviamo nella sezione più didattica della mostra, trovando i primi esempi di membra umane conservate tramite la moderna tecnica di plastinazione.

La fragilità della forza umana in Real Bodies Experience

Ci viene mostrato quanto il corpo umano possa essere perfetto nelle sue funzionalità e forte nel suo complesso. Ce lo mostrano le ossa che ci sostengono. Ma il corpo si pone anche su un equilibrio fragile, scultoreo come un muscolo e sottile come un tendine.

La macchina cartesiana e riflessioni su Real Bodies Experience

Real Bodies Experience ci porta a riflettere su quella concezione cartesiana del corpo come macchina. 

Suppongo che il corpo non sia altro che una statua o macchina di terra che Dio forma espressamente per renderla il più possibile simile a noi: per modo che non solo dia ad essa all’esterno il colore e la figura di tutte le nostre membra, ma vi metta anche all’interno tutti i pezzi che si richiedono per fare sì che cammini, mangi, respiri e imiti infine tutte quelle nostre funzioni che si può immaginare procedano dalla materia e non dipendono che dalla disposizione degli organi.

Cartesio, L’Uomo, 1630

Il corpo è una macchina quasi-perfetta che funziona tramite impulsi elettrici, resi visibili nella realtà aumentata nella sezione del sistema nervoso della mostra.

Possiamo pesare il peso del nostro cervello e del nostro cuore, ma non possiamo pesare il peso dell’anima, o di uno spirito, o di quell’energia che mette in moto la macchina.

Senza quello spirito energetico diventiamo oggetti destinati a vivere il ciclo dell’esistenza:

nasci, cresci, muori, decomponi, rinasci in nuova forma.

Tac Cervello Real Bodies Experience

Siamo macchine che si muovono nello spazio, in Real Bodies Experience possiamo vedere un corpo scomposto nelle sue parti durante una corsa.In Real Bodies Experience possiamo vedere come la macchina del corpo umano sia capace di rigenerarsi e combattere contro i soprusi al quale lo sottomettiamo.

Il corpo contro la malattia in Real Bodies

Un esempio lampante di questa lotta è la sezione del sistema respiratorio, dove possiamo mettere a confronto un polmone sano con un polmone ingrigito dal fumo di sigaretta. Nonostante il sopruso evidente, il polmone continua a funzionare al meglio delle sue possibilità.

Ne evinciamo la “voglia di vivere” di ogni cellula, che combatte contro i mali esterni e interni.

Eppure possiamo anche notare come la macchina umana non sia poi così perfetta a risolvere un attacco.

Donna con l'influenza

Nella sezione dell’apparato digestivo e urinario possiamo vedere con stupore cosa un rene può creare.

Dall’incapacità di distruggere materie di scarto, i reni possono generare i famosi piccoli calcoli renali, che vediamo esposti in una teca.

Stupisce una pietra di 1,5 kg accanto alle pietre serpentine, un vero e proprio sasso che si è formato in un rene umano.

In Real Bodies Experience possiamo vedere quanto possiamo essere forti ma infinitamente fragili.

In quei corpi plastinati, in quei volti ignoti dagli occhi vitrei, non possiamo fare altro che rivedere noi stessi in tutta la nostra immensità.

Ogni osso, muscolo, tendine, vaso sanguigno e nervo è uguale a se stesso in ogni corpo esposto.

Real Bodies siamo noi, privati di spirito e privati della nostra unicità. Siamo uguali in ogni cellula, e nel profondo di ogni corpo, possiamo trovare lo specchio di noi stessi.

Specchiarsi

La sfida della vita mostrata a Real Bodies

Una delle sezioni più impressionanti e affascinanti allo stesso tempo è stata proprio quella riguardante l’apparato riproduttore. In particolare la sezione sugli embrioni e sui feti.

In sette vetrini possiamo ammirare l’evoluzione di un feto umano che si sviluppa in sette settimane di vita. Un piccolo fagiolo informe comincia a sviluppare degli organi vitali all’interno di una pelle traslucida.

Ultrasuono feto real bodies experience

Il miracolo della vita si spiega dinanzi a noi in tutta la sua potenza.

l’embrione di pochi millimetri si sviluppa in maniera rapida. Nelle soluzioni liquide troviamo invece feti più sviluppati con un sottile scheletro con organi appena accennati.

La nascita della vita è una vera e propria lotta alla sopravvivenza, lo sviluppo embrionale è una sfida alla vita.Real Bodies, pieno di cadaveri plastinati, potrebbe sembrare un elogio alla morte. Ma è proprio in questa sezione che possiamo capire come in realtà Real Bodies sia un vero e proprio elogio alla vita.

Dall’uomo al cyborg a Real Bodies

Segue la parte finale della mostra in un continuo logico della sezione precedente. Dal miracolo della vita naturale si passa al miracolo tecnologico. Troviamo dunque le moderne tecnologie per il potenziamento delle capacità umane.

Entriamo nell’ambito del trans e post umanesimo.

Di nuovo la sfida alla nostra esistenza viene messa in mostra tramite esperimenti di replica umana. Partendo da Leonardo da Vinci con il suo robot vediamo i primi esperimenti, fino ad arrivare alle moderne intelligenze artificiali.

uomo e macchina si incontrano a Real Bodies Experience

Cerchiamo di andare oltre le possibilità umane migliorando le nostre capacità e renderci dei moderni cyborg con diritto d’esistenza.

Un’esigenza nata dalla consapevolezza della fragilità umana, la quale necessita migliorie per rendersi sempre più forte, più intelligente.

Cyborgs a Real Bodies Expereince

Una sezione per lo spirito mancante a Real Bodies Experience

Eppure non vi è una vera e propria sezione che spiega cos’è quella cosa che mette in moto questa macchina.

Qual è quella scintilla che che motiva il sistema nervoso a mandare impulsi ad ogni singolo capillare, ad ogni singolo muscolo o organo del nostro corpo?

Forse manca la sezione lo spirito, dell’energia, o forse dell’anima, che mette in moto il miracolo dell’esistenza sulla nostra Terra.

Come può ogni singola cellula sapere cosa fare, e perché fa quel che sta facendo?

Siamo vivi perché ogni singola cellula si divide in maniera perfetta e combatte costantemente per la propria esistenza.

Quando la cellula del corpo non ha più l’obiettivo di separarsi e rigenerarsi essa muore e va incontro un processo di decomposizione che porta al deperimento dell’intero corpo. Esso va incontro alla morte.

Il corpo umano biologico e le sue cellule, così come anche il resto del creato, possiedono uno scopo innato nella loro esistenza, senza tale scopo deperiscono.

Teorie Kantiane e ulteriori riflessioni su Real Bodies Experience

Rispecchiano quella conformità a scopi di cui parlava Kant, il quale altrimenti vedeva l’uomo solo come un insieme di carne che si muove nello spazio in maniera disordinata.

Eppure anche l’uomo in sé possiede uno scopo, per quanto non sempre lo scopo è chiaro alla coscienza.

Quando l’essere umano vive senza obiettivi e senza scopi esso raggiunge il miracolo che oltrepassa la vita e la morte.

Perché l’essere umano senza obiettivi raggiunge lo stato di morte in vita, diventando il paradosso della sua stessa esistenza.

Silvia Giaquinta per ArtAut

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