Teoria

Patrimonio dell’Unesco: un record Italiano

UNESCO : la classificazione dei tipi di patrimoni mondiali dell’umanità

mappa siti unesco
Mappa dei patrimoni mondiali dell’umanità dell’Unesco

Cos’è un patrimonio culturale per l’ UNESCO? Ci troviamo di fronte a un problema di definizione alla quale la legge
fino ad oggi non è riuscita a dare una vera e propria definizione valida a livello universale.

Possiamo considerare la cultura come un insieme di tradizioni che hanno dato vita a caratteristiche
artistiche, storiche e tradizioni sociali che uniscono un popolo. La sfida attuale, a livello internazionale, è
quella di capire se sia possibile definire una cultura che possa unificare l’intera l’umanità, rispettando
allo stesso tempo la specificità culturale di ogni singola nazione.

Questa sfida è stata accolta dalle Nazioni Unite creando un dipartimento
speciale, l’ UNESCO, acronimo di “Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza
e la Cultura
”, con l’obiettivo di promuovere

il rispetto universale per la giustizia, per lo stato di diritto e per i diritti umani e le libertà
fondamental
i”.

UNESCO: la storia

L’UNESCO nasce nel 1945 attraverso il CAME, acronimo di “Conferenza dei Ministri Alleati
dell’Educazione”.
L’UNESCO ha firmato una costituzione il 16 novembre 1945 a Londra, entrata in vigore l’anno successivo.
Uno degli obiettivi dell’ UNESCO è quello di salvaguardare e promuovere il patrimonio culturale.

Inizialmente, nel 1945, gli Stati facenti parte dell’organizzazione erano 45, mentre oggi possiamo contare
195 membri ufficiali più altri 10 Stati associati. Tutti gli Stati, tranne tre (Cipro, Taiwan, Palestina), hanno
preso in carico gli obiettivi sanciti dalla Costituzione dell’ UNESCO.

L’esigenza di salvaguardare il patrimonio culturale di tutti gli Stati è nata durante un periodo di guerra,
da cui nasce l’esigenza di preservarlo per le generazioni future anche in periodi di pace.

L’idea di un patrimonio culturale internazionale dà la possibilità di rivedere il concetto di un bene che è
rilevante non solo a livello nazionale, ma piuttosto come una eredità che possa unire a livello
internazionale l’intera umanità come risorsa per la comunione tra Stati e la stabilità della pace.

La valorizzazione e la trasmissione della cultura, nel rispetto di tutte le sue forme ed espressioni
caratteristiche di ogni Stato, è un modo per cercare di creare un futuro alternativo che vuole ricomporre
una comunità globale unita e attorno a ciò che l’umanità, e la natura, è stata in grado di creare sul
nostro pianeta.

L’attenzione a livello internazionale deve seguire i principi di solidarietà e giustizia sociale come base per
lo sviluppo dei diritti umani, come il diritto alla conoscenza, il diritto alla diversità, all’unione ed alla
promozione della pace tra gli Stati.

UNESCO
Numero di patrimoni culturali e naturali negli stati membri

UNESCO World Heritage Convention

Nel 1972, l’UNESCO Word Heritage Convention pone delle linee guida per una lista atta identificare beni
culturali di valore universale. Ogni Stato membro può proporre diversi siti culturali o naturali di valore nazionale. Una volta che questi beni, tangibili o intangibili, vengono accettati nel rispetto dei criteri di
accesso alla lista, il bene diventa rilevante a livello internazionale, distribuendo a livello globale la
responsabilità per la salvaguardia e promozione di tali beni.

Tipi di beni

Durante la convention si è cercato di definire cosa sia un bene culturale. La cultura è qualcosa di vasto,
che non può essere rinchiusa in una singola definizione, tant’è che sono state fatte diverse categorie e
sottocategorie che andremo ad analizzare.

Queste categorizzazioni sono utili per agire con delle strategie che sono adatte alle specificità di ogni
bene.

Un patrimonio può avere diverse caratteristiche che non riguardano solo ed esclusivamente la
materialità dell’oggetto in questione. I patrimoni culturali possono essere:

Tangibili

All’interno di questa categoria rientrano quei beni che possiedono concretezza materica. Contiene altre
tre sottocategorie.

I beni mobili sono quelli che possono essere spostati, ad esempio, per una mostra o per motivi di
restauro. Vi rientrano dipinti e sculture, manoscritti e monete.

Al contrario, quelli inamovibili, ad esempio siti archeologici, monumenti, paesaggi naturali, sono beni
culturali che per essere goduti vanno visitati in situ, e le operazioni di conservazione e restauro vanno
affrontati sul luogo.

Riguardo il patrimonio culturale subacqueo, ci riferiamo a navi, città e rovine sommerse. Data questa
caratteristica, questi tipi di beni richiedono delle attenzioni differenziate per la loro conservazione e
fruizione.

Intangibili

Sono quell’insieme di beni che non possiedono matericità, ma che riguardano piuttosto un insieme di
tradizioni tramandate nei secoli, come tradizioni orali, rituali, eventi caratteristici di una determinata
società che ha dato vita a queste tradizioni. In questa categoria rientrano anche le arti performative.

Patrimoni durante il periodo di conflitti armati

Una categoria speciale è stata dedicata ai beni che sono a rischio “di estinzione” a causa delle guerre. I
patrimoni all’interno di questa lista vanno protetti dai danneggiamenti causati da bombardamenti e da
azioni belliche. Un bene culturale rimane in questa lista fin quando non cessa il rischio.

Patrimonio Culturale e Patrimonio Naturale

Inoltre, è stata fatta una grande differenziazione tra patrimonio culturale e patrimonio naturale.
L’ UNESCO, dunque, non si è soffermato solo su quei beni dati dalla creazione artificiale dell’essere
umano, ma anche sulle creazioni che la natura ha creato in autonomia senza l’intervento umano, oppure
quei beni che risultano dall’unione dell’artificio umano e della natura.

Possiamo ritrovare queste distinzioni all’interno dei primi due articoli della Convenzione:

Art.1 Secondo l’ UNESCO vengono definiti Patrimonio Culturale:

  • Monumenti: architettura, pittura o scultura monumentale, elementi o strutture di natura archeologica, inscrizioni, abitazioni rupestri rilevanti a livello universale dal punto di vista storico, artistico, o scientifico;
  • Gruppo di costruzioni: separati o connessi, che, a causa della loro architettura, omogeneità, o posizione nel paesaggio, sono di valore universale dal punto di vista storico, artistico o universale;
  • Siti: creazioni dell’opera umana, o dall’unione della natura e dell’artificio umano, aree che includono siti archeologici che sono rilevanti dal punto di vista storico, estetico, etnologico o antropologico.

Art.2 secondo l’UNESCO viene considerato un Patrimonio Naturale:

  • Caratteristiche naturali che consistono in formazioni fisiche o biologiche rilevanti dal punto di vista estetico o scientifico;
  • Formazioni geologiche o fisiografiche di determinate aree che costituiscono l’habitat di specie animali o di flora a rischio, rilevanti dal punto di vista della scienza e della conservazione;
  • Siti naturali o aree geografiche rilevanti a livello universale dal punto di vista della scienza, della conservazione e della bellezza naturale.
UNESCO
Stati con più patrimoni culturali dell’Unesco

I criteri di accesso alla lista del Patrimonio Culturale Internazionale dell’ UNESCO

Quando uno Stato propone un determinato sito culturale da inserire nella lista del Patrimonio Culturale
Internazionale, esso deve rispettare almeno un criterio sui 10 decisi dalla World Heritage Convention.

La lista parte dai beni culturali, seguono i beni nati dall’unione dell’artificio artificiale e naturale, per
finire con i beni naturali. Secondo i criteri della lista, un bene culturale o naturale deve avere almeno
una delle seguenti caratteristiche:

I Deve rappresentare un’opera d’arte data dal genio creativo umano;

II Deve mostrare rilevanti interscambi di valori/sviluppi umani nell’arco di un certo periodo di tempo, o
all’interno di una determinata area geografica, che riguardano lo sviluppo architettonico e tecnologico,
la creazione di monumenti artistici, opere di urbanistica o modifiche al paesaggio naturale;

III Deve essere una eccezionale testimonianza di una tradizione culturale di una civiltà vivente o
scomparsa;

IV Deve essere un esempio eccezionale di un tipo di edificio, insieme architettonico o tecnologico o
paesaggio che mostra un periodo significativo dello sviluppo della storia umana;

V Deve essere un esempio eccezionale di insediamenti tradizionali umani, utilizzo del paesaggio o del
mare, rappresentativo di una cultura (o culture), di interazione umana con il paesaggio, in particolare
quando esso diviene vulnerabile a impatti e cambiamenti irreversibili;

VI Deve essere connesso direttamente o tangibilmente con eventi o tradizioni viventi, idee, credenze,
unito con opere artistiche e letterarie di eccezionale valore universale;

VII Deve consistere in fenomeni naturali superlativi o aree di bellezza eccezionale;

VIII Deve mostrare gli stadi della storia della terra, che includono il registro di esseri viventi, rilevanti esempi
di stadi dello sviluppo della terra in corso, o che possiede rilevanti caratteristiche geomorfiche o
fisiografiche;

IX Deve essere un esempio eccezionale di significanti processi ecologici e biologici in corso che riguardano
lo sviluppo dell’ecosistema terrestre, costiero e marino di piante e animali;

X Deve contenere habitat naturali per la conservazione della diversità biologica, inclusi gli habitat di specie
a rischio rilevanti dal punto di vista scientifico e della conservazione.

Beni Culturali in Europa

ArtAut ha analizzato alcuni beni culturali mondiali. L’Italia detiene il record mondiale di beni culturali dell’UNESCO, tra cui Il Duomo di Firenze. Un altro patrimonio mondiale analizzato dagli editor di ArtAut si trova in Germanaia, a Colonia, e si tratta della Cattedrale di Colonia.

Silvia Giaquinta per ArtAut.com

Bibliografia

https://en.unesco.org/

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