architettura Monuments Vicenza

Palladio e la Loggia del Capitaniato a Vicenza

La Loggia del Capitaniato è un edificio che si affaccia sulla piazza principale di Vicenza, ovvero Piazza dei Signori. L’edificio sorge di fronte la cosiddetta Basilica Palladiana, costruita dallo stesso autore, Palladio.

Il rinnovo del vecchio palazzo venne affidato a Palladio nel 1571, e aveva la funzione di residenza del capitano veneziano a Vicenza.

Caratteristiche architettoniche

La Loggia del Capitaniato si sviluppa su due livelli, o logge. Parte della forma dell’edificio è stata determinata dalla presenza e dalla struttura dell’edificio preesistente. In particolare il vecchio palazzo ha determinato la forma del primo livello di loggia.

Il piano terra è tripartito, con tre grandi entrate ad arco. Ciascun arco è suddiviso da un pilastro con aggetto un ordine corinzio gigante che si slancia verso il soffitto e che supporta la trabeazione nella parte superiore della facciata.

Molto probabilmente Palladio aveva previsto più di tre navate, forse cinque o sette, ma nella rifinitura del progetto si è deciso di procedere solo con tre di esse.

Nel secondo livello di loggia troviamo le tre finestre che si stagliano sulla trabeazione. Su di essa troviamo un triglifo che supporta l’architrave sulla quale sorgono i balconi. L’intero edificio è stato decorato da sofisticati stucchi.

Nella parte superiore dell’edificio troviamo delle forme più moderne e innovative, che si discostano dai canoni classici visti fino adesso nel rinascimento.

Loggia del Capitaniato e Basilica Palladiana a confronto

Questo edificio si prefigura come un esempio di stile maturo di Palladio. Possiamo fare un paragone con l’altro edificio progettato da Palladio che si affaccia sulla stessa piazza.

La Loggia del Capitaniato si impone in maniera violenta e massiccia sulla vista della piazza. Al contrario, la Basilica Palladiana risulta avere un atteggiamento più leggiadro e sofisticato. Nella Basilica vediamo un volume dei pilastri ridotto. Eppure entrambe, per quanto diverse, possiedono la firma caratteristica del loro autore.

Silvia Giaquinta per ArtAut

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