Fotografia

Oliviero Toscani tra maschilismo e situazionismo

Oliviero Toscani arriva a Bologna in una mostra organizzata da Nicolas Ballario per i suoi 80 anni da Situazionista.

Oliviero Toscani 80 anni da Situazionista è il titolo della mostra nello storico Palazzo Albergati in Via Saragozza a Bologna. La mostra fotografica sarà in esposizione da aprile fino a coprire tutto il periodo estivo, si concluderà il 4 settembre 2022. Nello stesso palazzo sarà possibile vedere un’altra mostra fotografica  Photos! I capolavori della fotografia della Collezione Julián Castilla: Cartier-Bresson, Doisneau, Capa, Man Ray e i più grandi fotografi del ‘900 che abbiamo suddiviso in 4 articoli per la grande vastità di artisti e argomenti

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Oliviero Toscani 80 anni da Situazionista

La mostra percorre la carriera eclettica del famigerato fotografo milanese, prefigurandosi come una retrospettiva dei suoi lavori più iconici.

Le pubblicità realizzate per il marchio United Colors of Benetton fanno da leitmotiv in tutte le sale della mostra.

La mostra non segue un vero e proprio ordine cronologico e nemmeno tematico, seguendo proprio l’idea della fotografia di Toscani così variegata ed eclettica, eppure tanto riconoscibile.

Un giovane Oliviero Toscani

Nella mostra possiamo dunque vedere alcune tematiche “discusse” nella fotografia di Oliviero Toscani.

Dalla lotta anti-razziale, alla crisi dell’aids, fino alla recente tragedia della guerra in Ucraina, Toscani è testimone e “reporter” dell’epoca contemporanea, ovvero, come si definisce lui, è un Situazionista.

Manca tutta la riflessione dell’artista sui diversi femminismi che ha potuto esperire nella sua vita. A proposito di questo silenzio tematico potete leggere le ultime riflessioni sul maschilismo intrinseco di Oliviero Toscani in fondo all’articolo.

La fotografia e la pubblicità come mezzo di comunicazione

Il suo stile indefinito rimane caratteristico per la sua ecletticità sfruttando la pubblicità come mezzo comunicativo efficace della nostra era.

La fotografia è come un esorcismo.
La società primitiva aveva le maschere,
l’aristocrazia i suoi specchi,
la borghesia i suoi quadri.

Noi nuovi artisti, oggi, abbiamo la fotografia.

Oliviero Toscani

Un mezzo popolare per una realtà scomoda

Il mezzo fotografico non sfugge la realtà. Anche se le pose pubblicitarie sono state costruite in un contesto artificiale, la fotografia di Toscani riesce a rendere il soggetto estremamente reale, spontaneo, vero. La sua fotografia può disgustare, fare paura, ma è nella sua fotografia che possiamo sperimentare l’essenza umana in tutte le sue sfaccettature.

Toscani rappresenta una realtà nuda e cruda, facendo dell’essere umano, in tutta la sua miserabile realtà, il suo soggetto preferito.

Testimone del suo tempo, il fotografo rappresenta quelli che sono i temi più caldi della società. Dalla guerra, all’uguaglianza, i diritti civili vengono proposti in maniera universale.

L’artista è stato molte volte tacciato come provocatore, ma questa è solo una scusa per non affrontare la terribile realtà.

Carriera artistica e tematiche fotografiche di Oliviero Toscani

Oliviero Toscani nasce a Milano. Il padre Fedele, primo fotoreporter del Corriere della Sera, e il cognato Aldo Milanese, affermato fotografo di design m, hanno intravisto in Oliviero il potenziale artistico, e lo hanno incitato a percorrere la carriera da fotografo.

Studierà fotografia a Zurigo, dove avrà come maestro il famoso teorico del colore Johannes Itten, ex insegnante della Bauhaus. Si diplomerà nel 1965. La sua carriera non tarderà a prendere il volo, e la sua fotografia diventerà presto famosa a livello mondiale.

Wall of fame di Oliviero Toscani: il rock di ieri e il rock di oggi

Agli anni ’79 risalgono gli scatti alle stelle del rock. Fotograferà una giovane Patti Smith, Elvis Presley, e Mick Jagger dei Rolling Stones.

Patti Smith
Elvis Presley
Mick Jagger

Nella sua Wall of Fame non possono mancare gli artisti emergenti del nostro secolo. La macchina fotografica immortala i Maneskin, scatto del 2021, in mostra a Palazzo Albergati a Bologna. Uno scatto della generazione di oggi, quattro giovani ventenni sulle vette delle classifiche e sul tetto del mondo. In un ritratto colorato immortala la band di giovani artisti pronti a mettersi in gioco.

Maneskin

Come dice Oliviero Toscani, bisogna sempre ispirarsi ai giovani, perché sono portartori naturali di bellezza ed energia.

Foto d’artista

Non solo arte musicale ma anche arti visive. Immancabili gli scatti a Andy Warhol. Con il Re della Pop Art intraprese un’intensa relazione lavorativa frequentando la famosa Factory di Andy Warhol a New York negli anni ’70.

Oliviero Toscani e Andy Warhol
Fotografie di Andy Warhol scattate da Oliviero Toscani

Nel 2019 scatta una fotografia che rispecchia lo sprito del fotografo, ma anche quella dell’artista. Vediamo Maurizio Cattelan immortalato nudo mentre fugge con il suo water d’oro.

Maurizio Cattelan

Oliviero Toscani e gli scandali della moda

La sua strategia d comunicazione per la moda si fonda non sui vestiti, ma sulle persone e sulla società. Qui vi è l’arte dei suoi tempi. Il genio di Toscani risiede nell’aver utilizzato un sistema di comunicazione, la pubblicità, per parlare di verità scomode.

Toscani lavora per la moda, e lo fa a modo suo. La sua pubblicità è provocatoria. Crea scandalo in una società che non è pronta a quest’ironia cinica.

Il primo scandalo avviene nel 1963 quando scatta le foto per la pubblicità della marca di Jeans Jesus, con la scritta “chi mi ama mi segua”. Una pubblicità blasfema per un’epoca ancora troppo moralista.

Le collaborazioni con la moda continuarono fino a lavorare per il marchio italiano United Colors of Benetton.

L’ufficio marketing di Benetton non può fare altro che dare ascolto a Toscani: incredibile a dirsi, ma la sua strategia pubblicitaria funziona.

Approfittatore o attivista?

Toscani è colpevole d’aver scosso le coscienze in maniera prepotente. Dove non ce l’aspettiamo, nelle solite campagne pubblicitarie patinate, piazza immagini di persone qualsiasi di tutto il mondo. Ma quello che fa più scandalo non è la diversità, ma la realtà degli accadimenti più drammatici dei suoi tempi.

La società bombardata da immagini pubblicitarie menzognere, improvvisamente si ritrova immagini scioccanti e reali, sono costretti a riflettere in un mondo che li ha viziati in una società illusoria.

Oliviero Toscani: fotografo della sua generazione

Scuote le coscienze comuni ed entra nelle case attraverso la televisione. Gli anni ’80 del XX secolo sono stati anni di rivoluzioni. Il giovane Oliviero Toscani fa parte della generazione delle rivolte, delle lotte all’uguaglianza, contro l’omofobia e la crisi sanitaria dell’aids, contro il razzismo e la pena di morte.

Rivoluzioni sociali e omofobia

New York sarà il centro di molte proteste artistiche di collettivi contro l’omofobia dilagante, fenomeno diventato politicamente chiaro durante l’epidemia di aids negli Stati Uniti negli anni ’80. Oliviero fa parte di questa generazione reazionaria e rivoluzionaria. Gli artisti si uniscono per ridare all’arte il suo ruolo centrale nella società.

oliviero toscani

Criticare il sistema agendo al suo interno

Inseritosi nel mondo della moda farà anche scatti provocatori verso il settore stesso per cui lavora. Per la Faschion Week di Milano del 2007 si presenta con un gigantesco scatto di nudo di una donna anoressica. Le conseguenze della malattie sul corpo vengono mostrate alla stessa società che sfrutta il corpo delle donne per un’estetica malata.

La guerra raccontata attraverso il potere concettuale della fotografia di Oliviero Toscani

Oliviero Toscani non mancherà di parlare di guerra. Lo scatto più recente in mostra è proprio di quest’anno. Il il biennio 2020-2022 continua a mostrare il suo peggio. Ancora in piena pandemia da vorona Virus, ecco che nel 2022 la notizia della guerra in Ucraina scuote la nostra realtà.

Vediamo lo sguardo innocente di un bambino biondo d’agli occhi azzurri con un cartone di acido blu e giallo sulla lingua, la bandiera dell’Ucraina.

La foto fa percepire la guerra come una droga, un trip imposto agli innocenti, che si ritrovano in una non-realtà. Anziché draghi e madonne, gli ucraini vivono lo scenario surreale della guerra con bombe e carri armati.

La foto è stata utilizzata come copertina della rivista “Oggi”. La guerra in Ucraina ha fatto sentire più vicina a tutta l’Europa la tragedia della guerra. Oliviero Toscani riprende il nostro periodo storico attraverso la sua fotografia fortemente concettuale.

Non è la prima volta che Toscani tratta il tema della guerra. Sempre per il marchio Benetton, realizza gli scatti di una divisa insanguinata di un soldato croato morto nella guerra dell’ex Jugoslavia.

Oppure le foto più concettuali sulla guerra per l’acqua, bene fondamentale che diamo per scontato.

Un fenomeno mai scomparso

Oppire nel 1996 fotografa in posa i fili spinati provenienti dalle trincee di diverse parti del mondo.

Perché la guerra nel mondo non è un fenomeno attuale, è piuttosto un fenomeno che non ha mai avuto fine in molte parti del mondo.

Un video straziante per una realtà inaccettabile

A concludere la mostra un video progetto di Oliviero Toscani e Leandro Manuel Emede. Il corto metraggio è un montaggio di brevi video di guerra e immagini della storia dell’arte. La finzione diventa realtà attraverso delle strazianti immagini della guerra.

Una donna che urla per la perdita di un figlio, e il volto urlante dipinto da Picasso in Guernica, assumono ora un messaggio più chiaro. Lo strazio della guerra è diventato più reale grazie al video e alla fotografia.

Ormai la fotografia è diventata più reale della realtà:

ci rendiamo conto che c’è la guerra perché vediamo le immagini.

Oliviero Toscani

Considerazioni finali sul maschilismo non tanto velato di Oliviero Toscani

Nella sua lunga produzione artistica Oliviero Toscani ha parlato praticamente di tutte le tematiche sociali più calde, e come egli stesso dice, è stato “testimone del suo tempo”. Con la sua macchina fotografica registrava dei dati, una cultura e una controcultura, eppure ha fallito miseramente nel registrare un dato ed un avvenimento di grande importanza.

L’artista possiede ben 80 anni, e ha avuto modo, non una volta, ma ben tre volte, la possibilità di assistere a ben tre ondate femministe, a partire dagli anni 50/60, poi gli anni ’80, e quella odierna ancora in corso.

Eppure ha fallito miseramente nel riprendere questo dato di fatto. Spesso è stato accusato di maschilismo, e si è smepre difeso arrampicandosi sugli specchi. Quando ha ritratto un soggetto femminile, questo rientrava in diverse categorie, tra cui:

  • donna oggetto
  • vittima
  • madre

forse ha fatto qualche sforzo nel rappresentare un nuovo modello di madre alternativa con piercing e tatuaggi nella campagna pubblicitaria per il marchio Premaman, ma di nuovo, la donna non è donna in quanto tale, ma è innanzitutto madre.

Un artista che si definisce situazionista, perchè vede la “situazione” degli eventi, in questo caso volge lo sguardo, o meglio, il mirino, altrove.

Non sempre Oliviero Toscani ha espresso una posizione chiara su diverse tematiche, ma comunque ne ha “parlato” attraverso le sue immagini. In questo caso il silenzio fotografico sulle tematiche femministe è forte e chiaro: per l’artista è preferibile non prendere in alcun modo in considerazione la questione perchè scomoda ai suoi occhi, e alla sua carriera costellata di immagini sessualizzanti e oggettificanti del corpo femminile.

Congratulazioni Oliviero! Il messaggio è arrivato forte e chiaro

Silvia Giaquinta per ArtAut

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