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Moroni e i suoi ritratti alle Gallerie d’Italia di Milano

Alle Gallerie d’Italia di Milano dal 6 dicembre ’23 è stata allestita una mostra sul pittore bergamasco Moroni e i suoi ritratti con una particolare attenzione alla ritrattistica

Alle Gallerie d’Italia a Milano dal 6 dicembre 2023 fino al 1 aprile 2024 è possibile visitare la mostra sul pittore bergamasco Giovan Battista Moroni intitolata: “Moroni (1521-1580). Il ritratto del suo tempo”, con una particolare attenzione a Moroni e i suoi ritratti. Curata da Arturo Galansino e Simone Facchinetti, la mostra, che si inserisce tra le iniziative di “Bergamo Brescia Capitale della Cultura Italiana 2023”, vuole celebrare la produzione artistica del pittore bergamasco allestendo la più importante mostra sulla ritrattistica realizzata lungo il corso della sua carriera.

moroni e i suoi ritratti

Informazioni sulla mostra “Moroni (1521-1580). Il ritratto del suo tempo”

Dove: Gallerie d’Italia – Milano (Piazza della Scala 6 – 20121 Milano)
Quando: Dal 6 dicembre 2023 al 1 aprile 2024
Giorni e orari: Da martedì a domenica (9.30-19.30) giovedì apertura prolungata fino alle 22:30
La biglietteria è aperta fino a un’ora prima della chiusura del Museo.

BIGLIETTI

  • Prezzo intero 10 €
  • Ridotto – 8€
  • Ridotto speciale – 5€ (Under 26; soci ALI e soci AGOAL – se familiare di un dipendente; clienti del
    Gruppo Intesa Sanpaolo; dipendenti della Fondazione Cariplo)
  • Gratuito: Under 18 – ingresso accompagnato fino a 12 anni;
    persona con disabilità e accompagnatore;
    insegnanti di ogni ordine e grado;
    scolaresche;
    studenti universitari dei corsi di laurea in Beni Culturali, Accademia Belle Arti, Archeologia, Storia dell’arte, Architettura, Scienze della formazione, DAMS;
    guide turistiche;
    interpreti in accompagnamento alle guide turistiche;
    accompagnatore per un gruppo composto da almeno 15 partecipanti;
    giornalisti;
    funzionari museali;
    iscritti all’ordine degli architetti;
    personale Ministero della Cultura;
    possessori di abbonamento annuale delle Gallerie d’Italia;
    tesserati ICOM;

Organizzazione della mostra di Moroni e i suoi ritratti

La mostra “Moroni (1521-1580). Il ritratto del suo tempo” è suddivisa in nove sezioni con le quali
si vuole raccontare l’intera carriera, in particolare Moroni e i suoi ritratti. La narrazione della mostra copre un punto di vista storico e formativo presso la bottega del pittore bresciano Moretto, ma anche un punto di vista stilistico e comparativo grazie a confronti con altri pittori lombardi del suo tempo, come Lorenzo Lotto, Girolamo Savoldo e lo stesso Moretto, ma anche altri colleghi non corregionali, come Tiziano, Tintoretto e Veronese.

moroni e i suoi ritratti

Le opere, provenienti da importanti realtà museali italiane e internazionali, come le Gallerie degli Uffizi, la National Gallery di Londra, il Musée du Louvre, per citarne solo alcune. Ci viene presentata la produzione artistica di Moroni e i suoi ritratti, in particolare opere rappresentanti uomini di chiesa, militari, politici, professioni varie, nobili, membri dell’ alta borghesia, che ci testimoniano, come afferma Vasari, la
grande capacità di Moroni di rappresentare le persone in modo molto naturale. Inoltre nella parte
finale troviamo una sala dedicata interamente a dipinti con soggetto religioso.

Le opere principali della mostra

Il sarto (Il tagliapanni)

È considerata l’opera più famosa di Moroni. In essa si può notare l’abilità dell’artista di rappresentare un personaggio. In questo caso, addirittura, non si tratta di un nobile o uomo di chiesa, ma di un uomo semplice colto nel momento in cui svolge la propria professione.

Ritratto di Giovan Gerolamo Grumelli (Il cavaliere in rosa)

L’opera, usata per il manifesto della mostra, proviene dal Museo di Palazzo Moroni a Bergamo. In essa viene ritratto Giovan Gerolamo Grumelli, membro di una delle famiglie più illustri nel bergamasco, con indosso un abito di color corallo (da qui nasce il secondo titolo dell’opera). Sullo sfondo, un’antica rovina con in basso una targa riportante la scritta “Mas el çaguero que el primero” (“Meglio l’ultimo del primo”). Nella stessa sala è presente anche il ritratto della seconda moglie di Giovan Gerolamo, Isotta Brembati (i due dipinti si presentano in coppia: infatti sono delle stesse dimensioni e sono incorniciati da due cornici uguali).

Carlo V

Realizzata dal pittore veneto Tiziano Vecellio, l’opera è conservata presso il Museo Nazionale Capodimonte di Napoli. Essa rappresenta uno dei tanti ritratti dell’Imperatore del Sacro Romano Impero Carlo V. Da evidenziare l’abito nero che indossa Carlo V in quanto, visto il forte consenso ottenuto in tutto l’Impero, diventerà una moda dei ritratti sia per gli uomini che per le donne.

Cristo in passione e l’angelo

Si tratta di una delle opere più famose dell’artista bresciano Alessandro Bonvicino, detto il Moretto. L’opera, realizzata come pala d’altare per ornare una cappella dedicata a Cristo flagellato nel Duomo Vecchio di Brescia, oggi rappresenta uno dei capolavori principali della Pinacoteca Tosio Martinengo a Brescia. Rappresenta un unicum della pittura cinquecentesca. In essa vediamo il Cristo seduto con i simboli della passione (la croce, la corona di spine e la canna della flagellazione). Alle sue spalle, un angelo piangente che tiene in mano la veste di Cristo che, successivamente, sarà giocata a dadi dai soldati romani.

Anna Perini per ArtAut.com

Bibliografia

Facchinetti, Simone, Giovanni Battista Moroni: opera completa, 2021

Pinacoteca Tosio Martinengo. A cura di Roberta D’Adda; con un portfolio fotografico di Gianni
Berengo Gardin, 2022

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