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Michelangelo in Piazza del Campidoglio a Roma

Nel 1516 Michelangelo era già conosciuto come pittore e scultore dotato di genio e fantasia. Michelangelo sembrava la persona più adatta a prendere in mano il grandioso cantiere di san Pietro, dilettandosi anche nella creazione di altre chiese e restauri urbanistici che hanno inciso nella visione che abbiamo oggi di Roma. Piazza del Campidoglio rientra tra questi grandiosi progetti.

Lavorò a San Pietro già 4 anni prima per dipingere il soffitto della Cappella Sistina con la creazione del famoso affresco. Inoltre, allo stesso tempo, continuava a ad essere occupato nel progetto della famosa tomba di Giulio II.

L’arrivo di Michelangelo a Roma

Papa Paolo III Farnese successe Clemente VII de Medici, il quale morì poco dopo l’arrivo di Michelangelo a Roma. Michelangelo era già famoso per i suoi lavori, e gli vennero subito affidati grandi progetti.

Ricordiamo il restauro del Palazzo Capitolino, avvenuto quando la statua di Marco Aurelio venne trasferita in questa sede nel 1539. Il nome di Michelangelo appare nei documenti dell’epoca solo dopo l’erezione della statua nella piazza, dunque nel 1536.

Possiamo considerare questo lavoro di Michelangelo il progetto di urbanistica più importante del periodo, anche se non verrà completato fino al 1600.

Piazza del Campidoglio

La piazza esisteva già dai tempi medievali. Su di essa sorgono alcuni palazzi molto importanti del centro di Roma:

  • Est- Palazzo del senatore, sede amministrativa della città
  • Nord- lato della chiesa francescana medievale Santa Maria in Aracoeli, in stile gotico.
  • Sud- Palazzo dei conservatori, del 1400, con uffici al piano terra, e le gilde
  • Ovest- accesso alla piazza

Possediamo delle fonti ufficiali riguardanti alcuni interventi condotti da Michelangelo, mentre abbiamo poche fonti che riguardano le molte modifiche sull’intera piazza e sulla sua visione finale. É probabile che l’artista abbia discusso i suoi progetti anche con i suoi successori, i quali hanno seguito le sue linee guida.

Interventi di Michelangelo in Piazza del Campidoglio

Michelangelo interviene sulla facciata del Palazzo del Senatore e dei Conservatori.

Sul lato nord della piazza progetta una replica del Palazzo del Senatore e dei Conservatori, creando un doppio di esso.

Nel 1544 ca. Michelangelo aggiunge una scalinata di fronte al Palazzo del Senatore e nel 1550 aggiunge altre due scalinate al Palazzo dei Conservatori, mentre nel 1563 viene modificata la facciata del Palazzo del Senatore, che venne completata solo nel 1584.

Con la duplicazione del Palazzo del Senatore Michelangelo esclude dalla vista della piazza la chiesa che prima vi si affacciava con la sua fiancata laterale.

In questo modo Michelangelo riduce lo spazio nella piazza e copre le mura laterali della chiesa gotica di Santa Maria in Aracoeli. Vennero apportate ulteriori modifiche alla chiesa, come l’erezione di un muro di sostegno, e nel 1544 verrà modificata la facciata e l’accesso di essa.

Papa Pio IV a Piazza del Campidoglio e i successori di Michelangelo

I palazzi che oggi danno forma alla piazza sono stati modificati ulteriormente e hanno cominciato a prendere forma solo verso l’ultimo periodo del cantiere, ovvero verso il 1561, alla morte di Michelangelo. Papa Pio IV stanziò molti fondi per il progetto e per la restaurazione del Palazzo del Conservatore.

Dopo Michelangelo, Papa Pio IV commissionò a Tommaso dei Cavalieri e Guidetto Guidetti di completare l’opera cominciata da Michelangelo. I due seguirono i progetti ideati da Michelangelo senza apportare grandi modifiche.

Giacomo della Porta e la torre di Martino Lunghi

Ad ultimare i lavori fu Giacomo della Porta. Egli completerà la Cordonata, ovvero l’ampia passerella lastricata con statue che conduce alla piazza progettata da Michelangelo.

La vecchia torre del Palazzo del Senatore viene danneggiata nel 1577 da un fulmine. Il restauro venne condotto da Martino Lunghi nel 1583, seguendo uno stile personale.

Palazzo Nuovo, ovvero la copia di Palazzo dei Conservatori verrà costruito solo tra il 1603-1654.

Innovazioni rinascimentali in Piazza del Campidoglio

Appaiono per la prima volta a Roma degli ordini giganti applicati ad un edificio secolare, ovvero il Palazzo del Senatore e dei Conservatori, con funzione chiaramente laica.

Palazzo dei Conservatori

Il Palazzo dei Conservatori si sviluppa su due livelli, nel piano inferiore si articolano degli ordini architettonici e un sistema di sostegno alla parte superiore dell’edificio.

Nel secondo livello vediamo la facciata che si sviluppa entro otto lesene o ordini architettonici corinzi.

L’esterno combacia con l’interno del palazzo, infatti le massicce lesene corinzie che vediamo nel secondo livello combaciano con le mura divisorie tra le stanze interne del palazzo, in questo modo il peso viene scaricato esattamente nel punto combaciante con le lesene.

Il soffitto del Palazzo dei Conservatori in Piazza del Campidoglio

Michelangelo crea un insieme massiccio capace di supportare il soffitto in pietra della loggia.

L’artista progetta un sistema di supporto di colonne, quattro per la precisione, per ogni navata, indipendenti le une dalle altre.

Nella facciata vediamo un sistema di ordini minori e maggiori con funzioni distinte:

vediamo che la cornice superiore del palazzo poggia sulle lesene (o pilastri), ed è la parte più sporgente dell’edificio.

La cornice marcapiano si sviluppa intorno al muro del piano nobile, elemento retrocesso.

Vediamo la cornice delle lesene del piano inferiore che chiude la fascia di lesene pilastri nel piano nobile.

Michelangelo trova una soluzione innovativa nella combinazione dei sistemi architettonici antichi con la divisione in piani dei palazzi moderni, lasciando agli elementi verticali, le lesene, la funzione di sostegno e di verticalizzazione sul quale può basarsi la cornice, come nei templi antichi, ma in chiave e funzioni moderne.

Materiali

Il travertino è il materiale che compone le colonne (o lesene e pilastri) e le cornici, mentre per le mura e gli altri elementi architettonici è stato usato il mattone. In questo modo si crea un contrasto di colori tra grigio e mattone. Questo stesso contrasto si può ritrovare in un altro progetto di Michelangelo, ovvero la Biblioteca Laurenziana.

Palazzo del Senatore

Il Palazzo del Senatore si sviluppa su tre livelli. Al piano terra troviamo un muro in bugnato liscio che fa da base agli Il Palazzo del Senatore si sviluppa su tre livelli. Al piano terra troviamo un muro in bugnato liscio che fa da base agli ordini giganti del piano nobile. Sempre a piano terra troviamo le due scalinate decorate da statue. Il piano nobile con ordini architettonici corinzi giganti (in realtà si tratta propriamente di elementi decorativi, delle lesene) copre la facciata antica del palazzo.

Le illusioni ottiche di Piazza del Campidoglio

Chi entra in piazza vede come prima cosa la statua equestre con dietro il palazzo del Senatore.

La facciata del Palazzo dei Conservatori e Palazzo Nuovo si trovano in un angolo acuto rispetto al Palazzo del Senatore. Rispetto alla balaustra della cordonata, si trovano ad un angolo ottuso.

La piazza possiede una forma atipica, infatti è trapezoidale, ma la simmetria del palazzi gemelli ci dà l’illusione di una piazza rettangolare, dunque dalla forma regolare.

Michelangelo aveva previsto la decorazione per il pavimento a forma di stella. Il centro della stella coincide con la posizione centrale della piazza, dove venne posizionata la statua di Marco Aurelio.

La decorazione del pavimento della piazza si sviluppa in un ovale dove i raggi della stella si irradiano a partire dalla statua. Questo stratagemma crea un’illusione ottica che fa percepire la statua di dimensioni maggiori.

Alla statua di Marco Aurelio si associano altre statue, quelle che decorano i palazzi, come gli dei dell’acqua sulle scale del Palazzo del Senatore, o le figure sulle balaustre che diventano parte integrante della composizione della piazza.

Urbanismo scultoreo di Michelangelo

Notiamo come la vena scultorea di Michelangelo si presenta nel trattamento di Piazza del Campidoglio, un elemento urbano, che viene concepito come un insieme scultoreo.

La piazza è unica nel suo genere, come l’artista che l’ha creata, sia dal punto di vista urbanistico sia stilistico.

Possiamo considerare Piazza del Campidoglio come una sorta di “piazza-salone” che si affaccia sulla città.

Fondamentale è la simbologia urbanistica, ovvero l’importanza visiva data agli edifici in base alle loro funzioni.

A partire dal 1500, fino al 1800, Piazza del Campidoglio, con la statua equestre di Marco Aurelio, è diventata l’esempio per le numerose piazze europee.

Silvia Giaquinta per ArtAut

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