Arte Contemporanea Eventi

La storia comunista di ArteFiera a Bologna

L’appuntamento annuale con ArteFiera 2023 è alle porte e ArtAut.com coglie l’occasione per presentare la storia della più antica fiera d’arte d’Italia e tra le prime al mondo.

Per la grandiosa occasione vedremo la storia di ArteFiera e qual è stato l’ambiente culturale, sociale e politico della città di Bologna e di cosa stava accadendo negli anni ‘60 nel campo istituzionale dell’arte.

logo artefiera 2023

Precondizioni fondamentali per la nascita di ArteFiera: motivazioni politiche,  motivazioni storiche e motivazioni collegate al sistema artistico

Ricordiamo che in Italia vi era già uno degli appuntamenti d’arte più importanti al mondo, stiamo parlando della Biennale di Venezia. Proprio in quegli anni la Biennale decise di chiudere l’ufficio vendite per trasformare l’evento in un’occasione di promozione culturale e distaccarsi dalle dinamiche del mercato.

Questo creò l’esigenza, e la possibilità, di creare nuove occasioni di mercati specializzati nell’arte, e Bologna, con il suo importante polo fieristico, ha colto l’occasione per realizzare la prima edizione di ArteFiera nel 1974.

Le condizioni politiche e sociali per la nascita di ArteFiera

Per parlare di ArteFiera dobbiamo analizzare anche qual era la situazione politica e sociale nella città di Bologna. Sappiamo che a partire dal 1945, dopo la Seconda Guerra Mondiale, fino al 1993, la città Bologna è stata governata dal Partito Comunista Italiano, il quale ha promosso numerosi eventi culturali.

Prima della nascita di ArteFiera nel 1974, già dagli anni ‘50 vediamo le prime iniziative culturali, non di stampo prettamente commerciale, con la promozione dell’ EBMA – Ente Bolognese Manifestazioni Artistiche, che comprendeva un sistema di eventi e musei cittadini  come il Museo Archeologico, il Museo Civico e il Museo di Arte Moderna.

Personaggio fondamentale di questo periodo fu Renato Zangheri, il quale diventerà anche sindaco di Bologna negli anni ‘70.

renato zangheri
Renato Zangheri

Tra gli eventi promossi dall’ EBMA vi furono le mostre su Guido Reni e sulla Pittura Bolognese del Trecento. La matrice sperimentale dell’EBMA, e dato il successo dei primi eventi artistici, venne organizzata anche una biennale dedicata ai giovani artisti contemporanei.

Il fermento culturale di Bologna era prolifico ed acceso. In questo contesto nacquero importanti movimenti d’avanguardia artistica e vennero aperte nuove gallerie dedicate all’arte contemporanea.

La storia fieristica di Bologna

Bologna possiede una lunga tradizione fieristica. Negli anni in città si svolti eventi di rilevanza internazionale, alcuni ancora attivi. Un esempio di queste fiere sono il Motor Show, Cersaie, Cosmoprof, la fiera del libro e molti altri eventi settoriali. L’arte in queste fiere è sempre stata presente, ma solo come nicchia secondaria. L’idea di una fiera specializzata incentrata unicamente sull’arte contemporanea non era ancora stata sperimentata.

Dunque vediamo come a Bologna vi era già un sistema fieristico preesistente, ovvero una piattaforma commerciale di grande rilevanza, il Polo Fieristico di Bologna. Ricordiamo inoltre che Bologna, storicamente parlando, è sempre stata uno dei centri di scambio commerciale più importanti d’Italia e non solo, con una tradizione fieristica che inizia già dal XVI secolo.

La costruzione di BolognaFiere

In questo contesto culturale, e grazie al boom economico degli anni ‘60, la città di Bologna promuoverà anche un programma di innovazione urbana, nel quale rientrerà anche la costruzione del polo commerciale BolognaFiere. 

Il progetto fu veramente innovativo e la realizzazione del complesso di BolognaFiere richiese 20 anni di lavori continui che occuperanno gli anni tra il 1959 e il 1979.

L’idea era quella di rinnovamento urbano in una zona periferica di Bologna, discostata dal centro cittadino, in modo da creare un importante polo commerciale, con nuove abitazioni e collegamenti di viabilità urbana e ferroviaria.

Kenzō Tange per BolognaFiere

Kenzō Tange, architetto giapponese di fama internazionale, sarà colui al quale verrà affidato, nel 1965, il progetto di rinnovazione urbana dell’intera area che diventerà un polo commerciale regionale di grande importanza. 

entrata di artefiera
Bologna – Italy – June 26, 2021: Main entrance of Fiera District of Bologna. Italy

L’ubicazione di BolognaFiere non fu casuale. Il polo si trova in una posizione strategica connessa direttamente all’Autostrada del Sole (A1), la più grande Autostrada d’Italia. 

Nel polo di BolognaFiere nasceranno altri edifici rilevanti al livello commerciale e culturale. In questa zona verrà costruito il Palazzo degli Affari, e nel 1975 verranno costruiti anche la Galleria d’Arte Moderna e il Palazzo dei Congressi, oltre alla grande concentrazione di compagnie telefoniche e televisive.

In questo sistema artistico, e da queste esigenze puramente commerciali (ma non solo, come vedremo in seguito) nasce la prima fiera d’arte d’Italia e tra le pioniere al mondo.

Le origini di ArteFiera

Negli anni ‘70 in particolare vi è stata una forte spinta anche nel mercato artistico contemporaneo. ArteFiera è stato per un lungo periodo uno degli eventi artistici più importanti a livello globale. Poco dopo ArteFiera a Bologna, in Italia nasceranno altre fiere di rilevanza nazionale e internazionale, come la MiArt a Milano e Artissima a Torino.

La prima edizione di ArteFiera nel 1974

Le gallerie, promotrici insieme al comune, della prima edizione di ArteFiera 1974, furono veramente poche, 10 in totale. Tra di esse ricordiamo la famosa Galleria De Foscherari, fondata nel 1960. Le gallerie che partecipano offrirono una proposta artistica innovativa e sperimentale, come ad esempio la già citata Galleria de’ Foscherari che esporrà le prime opere di Arte Povera. 

La matrice sperimentale e l’apertura verso l’innovazione degli organizzatori di ArteFiera non tarda a farsi notare L’anno successivo, nel 1975, il numero di gallerie partecipanti aumentò esponenzialmente, passando dalle 10 della prima edizione a ben 200 gallerie. Il successo di ArteFiera diventerà immediatamente globale, e nel 1977 ospiterà numerose gallerie internazionali, che comporranno ben  il 20% delle gallerie presenti. 

Tra le gallerie internazionali e gli attori più importanti, dell’edizione del 1977, ricordiamo la Galleria Leo Castelli, Sonnabend, e tra gli Italiani spiccano le gallerie Sperone, Marconi, Gian Ferrari e Schwartz.

Dato il successo globale, gli organizzatori di ArteFiera, e le singole gallerie al di fuori dell’evento, promuoveranno ulteriori eventi collaterali che costelleranno l’intero centro cittadino. Ancora oggi, prima ancora dell’inizio ufficiale di ArteFiera, inizia l’Art Week e la White Night by ArteFiera, eventi che promuovono la collaborazione tra gallerie e artisti emergenti, coinvolgendo anche i giovani studenti dell’ ABABO, l’Accademia di Belle Arti di Bologna. 

Gli eventi collaterali più importanti nella storia di ArteFiera

Subito dopo il successo globale successivo alle prime edizioni di Arte Fiera, e della promozione degli eventi collegati all’ EMBA, le gallerie e il comune di Bologna si resero conto che la fiera da sola non era sufficiente per esaurire la richiesta culturale della mole di visitatori, cittadini, e turisti che arrivavano da tutto il mondo per assistere all’evento. 

Così come avveniva già durante la Biennale di Venezia, vennero organizzati numerosi altri eventi collaterali in occasione di ArteFiera. L’idea degli eventi collaterali dunque non è un’idea originale in sé, ma Bologna si è distinta particolarmente per la qualità, varietà e innovazione nella proposta di eventi collaterali.

Tutto ciò che veniva proposto durante Arte Fiera doveva essere autorizzato dal comune, il quale è stato radicalmente coinvolto nell’organizzazione e finanziamento degli eventi. Il Partito Comunista Italiano è stato fondamentale il quale fece diventare la promozione culturale uno dei suoi capisaldi governativi.

Questo coinvolgimento attivo da parte del comune renderà ArteFiera un evento peculiare e un esempio a livello internazionale per la definizione delle fiere d’arte contemporanee che nasceranno negli anni successivi.

Gli eventi collaterali più innovativi

Mostre fotografiche

Tra gli eventi collaterali più innovativi ricordiamo le due mostre dedicate interamente alla fotografia del 1975 e del 1978. Nel campo della storia dell’arte, in particolare per quanto riguarda la storia della fotografia, Bologna sarà la promotrice dello studio di questa disciplina artistica, dimostrando, ancora una volta, quanto la città fosse aperta all’innovazione culturale più sperimentale. 

L’Università di Bologna sarà la prima in Italia, e tra le prime al mondo, a rendere la Storia della Fotografia una disciplina oggetto di studio universitario inserendola come materia d’esame nel corso universitario DAMS – Discipline dell’Arte, della Musica e dello Spettacolo.

La Performance Week

Da ricordare assolutamente è la Performance Week che ebbe sette edizioni tra il 1970 e il 1980. Personaggi di spicco, come Marina Abramovic, Hermann Nitsch e Gina Pane performeranno a Bologna per l’occasione.

La conferenza sul mercato dell’arte del 1975

Tra gli eventi collaterali non avremo solo eventi artistici, ma anche una serie di conferenze su argomenti particolari e poco discussi, come la conferenza del 1975 sul mercato dell’arte. Questa conferenza è la prima del suo genere che darà inizio ad un dibattito teorico e critico sulla funzione del mercato economico nel mondo moderno dell’arte contemporanea.

Conclusioni

Per quanto oggi ArteFiera non sia più un evento settoriale così centrale come una volta, rimane comunque un avvenimento da tenere in considerazione nella storia dell’arte e un appuntamento da non perdere per capire le dinamiche del mercato moderno.
Il coinvolgimento politico, sociale, economico e artistico dell’epoca hanno reso possibile la nascita di un evento innovativo e promotore di un interesse nei confronti dell’arte contemporanea e al suo processo, ancora in atto, di globalizzazione.

ArteFiera è uno degli appuntamenti più importanti per gli attori del mondo dell’arte per capire quali sono le tendenze del mercato, delle avanguardie nel campo artistico, e vedere verso quale direzione l’estetica contemporanea si sta muovendo nelle Arti Visive.

Buona ArteFiera a tutti!

Silvia Giaquinta per ArtAut.com

argomenti correlati