Arriva a Bologna la fotografia delle Avanguardie presso la mostra Photos! I capolavori della fotografia della Collezione Julián Castilla: Cartier-Bresson, Doisneau, Capa, Man Ray e i più grandi fotografi del ‘900. La mostra è stata esposta pressi il palazzo storico Palazzo Albergati in Via Saragozza 28, Bologna.
La mostra, dato il grande successo durante i mesi estivi, è stata prolungata fino al 4 di ottobre. All’interno del palazzo sarà possibile visitare un’altra grande mostra, una retrospettiva dedicata all’italiano Oliviero Toscani in occasione dei suoi 80 anni. Abbiamo dedicato un precedente articolo su ArtAut a questa grande mostra .
La collezione Julian Castilla e la fotografia delle Avanguardie
Per la prima volta in Italia arrivano le foto della storia della fotografia del XX secolo della collezione di Julián Castilla. Una collezione che copre oltre 100 anni di storia. In mostra le prime fotografie sperimentali di Man Ray e dell’avanguardia, della moda, delle tendenze della fotografia contemporanea e molto altro.
La mostra ci accompagna in un giro nella storia attraverso le immagini più iconiche impresse nella coscienza collettiva.
Le scelte curatoriali
Oltre le immagini appese alle pareti, possiamo notare gli highlight delle immagini più importanti. Non viene sfruttato solo lo spazio delle pareti verticali, ma le immagini si stagliano nel centro delle stanze attraverso una rete di nylon trasparente che sospende le immagini.
Le installazioni si ispirano alla famosa mostra The Family of Man del 1955, curata da Edward Steichen al MoMA di New York. Lo spazio espositivo viene sfruttato manipolando lo spazio in maniera scultorea facendo letteralmente “fluttuare” le immagini.

Le fotografie si dispongono in ordine cronologico e tematico partendo dalle avanguardie, passando per le tendenze moderne del pittorialismo fotografico, fino all’innovativa fotografia di moda.
ArtAut ha scritto diversi articoli sulla mostra Photos! I capolavori della fotografia della Collezione Julián Castilla: Cartier-Bresson, Doisneau, Capa, Man Ray e i più grandi fotografi del ‘900 suddividendo gli articoli secondo le sale tematiche in mostra.
Abbiamo passato in rassegna le prime tre sezioni della mostra Photos! I capolavori della fotografia della Collezione Julián Castilla: Cartier-Bresson, Doisneau, Capa, Man Ray e i più grandi fotografi del ‘900 che potrete leggere nei seguenti link
Le fotografie della Magnum Photos Agency in mostra a PHOTOS!
Le foto di Robert Capa, Cartier-Bresson, Vielba, Masats, Saura in Spagna
Dalla Movida Madrilena alle tendenze moderne della fotografia
In questo articolo passeremo in rassegna gli artisti della prima sezione della mostra dedicata alla fotografia delle Avanguardie Storiche.
La sala della fotografia delle Avanguardie Storiche
Man Ray e la fotografia delle Avanguardie

In questa prima sezione possiamo trovare le foto che hanno fatto la storia come fotografia surrealista e le prime sperimentazioni del mezzo fotografico come medium artistico.

In particolare spiccano le opere surrealiste di Man Ray, pioniere nella sperimentazione della neonata tecnologia fotografica.

Troviamo i suoi iconici scatti alla famosa Kiki de Montparnasse e le sue Rayografie, metodo fotografico arcaico ma rivisitato nei suoi potenziali artistici.

Tra le opere più importanti di Man Ray vi è Le Violon d’Ingres, foto scattata a l’iconica Kiki de Montparnasse e niente meno che la fotografia che ha fatto la storia delle aste d’arte moderna.

Infatti la fotografia originale della foto in mostra a Bologna possiede il recente record di fotografia più costosa della storia. La fotografia era stimata per 5-7 milioni di dollari, ma è stata venduta alla cifra record di 12.4 milioni di dollari.

Alfred Stieglitz
Oltre a Man Ray, fondatore del movimento Dada a New York, e poi rappresentante della fotografia surrealista a Parigi negli anni ’20, troviamo in mostra una foto fondamentale per l’inizio della concettualizzazione della fotografia.
La fotografia “La Mano dell’Uomo” è la fotografia più antica in mostra, risalente al 1902. L’artista, Alfred Stieglitz, è considerato il padre della fotografia moderna.
Quando la fotografia era ancora ai suoi albori, egli ha subito capito il potere artistico e concettuale di questa nuova tecnologia, nata per motivazioni scientifiche, ma subito applicata nell’ambito delle arti. In questa iconica fotografia egli concepisce il nuovo paesaggio urbano, fatto di vapori, treni e stazioni ferroviarie in senso pittorico.

Il suo modo di utilizzare luci ed ombre è ancora fortemente legato alla tradizione della pittura, ma egli stesso considera già la fotografia un’arte a sé stante, come la musica, la pittura o la scultura.
A New York farà conoscere ed accettare la fotografia come mezzo artistico,ed è proprio qua che vi saraà il suo passaggio stilistico da fotografia pittorialista a fotografia diretta. Egli sarà il promotore del modernismo americano che ha inciso storicamente nella storia dell’arte.
Nella sua Gallery 291, sulla Fifth Evenue di New York, organizzerà mostre di fotografia che aiuteranno questo mezzo tecnologico nel processo di accettazione come medium artistico nel campo delle arti visive.
Andrè Kertész
Andrè Kertész, nato in Ungheria e trasferitosi a Parigi nel 1925. Qui ebbe modo di conoscere i più grandi pittori delle avanguardie. Divenne molto amico dell’artista neoplastico Piet Mondrian, il quale lo invitò nel 1926 nel suo studio.

Qui il fotografo ha cercato di ricreare nell’inquadratura lo spirito dell’arte di Mondrian, geometrica, ordinata e semplice. Kertész ha preso spunto dalle linee rigide dell’ambiente, servendosi delle curve della scala a chiocciola. Il suo scatto sembra volersi porre come una versione fotografica delle opere di Piet Mondrian.
Vivian Maier
Una grande sorpresa in questa sezione è l’opera di Vivian Maier. Bambinaia di professione, le sue fotografie, scattate nella New York e nella Chicago degli anni ’50, sono una recente scoperta. L’artista scattò più di centomila fotografie nel corso della sua vita, ma queste non vennero mai alla luce fino al 2007, quando il regista John Maloof acquistò in maniera casuale le sue fotografie alla ricerca di testimonianze della Chicago degli anni ’50.

Qui scoprì il grande archivio fotografico di una sconosciuta Vivian Meier. Il regista ricercò altri dettagli sulla vita di questa misteriosa fotografa. Da questa scoperta casuale John Maloof realizzò un film-documentario intitolato Finding Vivian Maier, candidato agli Oscar nel 2015.
Grazie a questa fortuita scoperta l’opera sconosciuta di questa donna vissuta nell’America degli anni ’50, e morta nell’anonimato, ha preso nuova vita nelle collezioni d’arte e nei musei più importanti al mondo, segnando, senza volerlo, la storia della fotografia, attraverso i suoi scatti, prevalente autoritratti, nelle vie delle città americane più importanti. Abbiamo approfondito l’argomento in questo articolo su una mostra di vivian Maier.
La grande esclusa
In questa sezione manca qualcosa che avrebbe arricchito il cerchio delle avanguardie fotografiche. Claude Cahun, fotograf* del movimento surrealista a cavallo tra le due guerre mondiali, sarebbe stata una grandiosa sorpresa assieme Vivian Maier.

La sua fotografia, tra fotomontaggio, autoritratto e surrealismo, sarebbe stato un meraviglioso anello di congiunzione tra il collega Man Ray e l’appena scoperta Vivian Maier. Per non escludere quest* grandios* fotograf* all’avanguardia, ArtAut le ha dedicato un highlight personale in questo articolo.
Silvia Giaquinta per ArtAut.blog