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Francis Bacon nel Tate Modern di Londra

Dopo le due importanti retrospettive sul pittore irlandese tenutesi nella Tate Gallery nel ’62 e nell’85 , e a otto anni di distanza dal dono del dipinto Second Version of Triptych 1944, opera realizzata nel 1988, che Francis Bacon stesso fece dono alla galleria nel 1991 , ecco che sette anni dopo la morte del pittore, avvenuta a Madrid nel 1992, viene organizzata una mostra nella Tate Gallery nel 1999 intitolata Francis Bacon Working on Paper.

Francis Bacon Working on Paper

Questa collezione raccoglie un materiale inedito e riunito per la prima volta nel museo che fu punto di rifermento per il maestro a partire dal 1953, ovvero quando il suo amico e sostenitore Eric Hall donò alla galleria l’opera Three Studies at the base of a Crucifixion realizzata nel 1944, sancendo così il successo ufficiale di Francis Bacon come artista, evento che portò a una lunga relazione di collaborazione tra il pittore e la galleria.

Per capire come mai Francis Bacon venne a far parte di questa importante istituzione museale, è necessario ripercorrere la lunga storia e la nascita della prima galleria Tate. Capiremo con quali intenzioni venne creato quello che oggi è uno dei più importanti complessi museali al mondo.

La collezione Tate Gallery

La Tate Gallery fa parte di una istituzione museale britannica formata da quattro complessi: la più vecchia è proprio la Tate Britain nella quale si svolgerà la mostra Francis Bacon Working on Paper del 1999 e nella quale verranno esposte le opere oggetto di studio di questa tesi. Il museo risale al 1897 e inizialmente venne battezzata con il nome National Gallery of British Art, successivamente, nel 1932, fu rinominata Tate Gallery; infine, nel 2000 venne ancora rinominata Tate Britain.

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Il fondatore Henry Tate

Il fondatore del primo museo fu Henry Tate, un ricco industriale collezionista di opere preraffaellite, nel 1889 volle donare la sua collezione di opere d’arte britanniche del XIX alla nazione, infatti la sua collezione comprendeva opere di maestri come J.E. Millais e J.W. Waterhouse.

Dunque, inizialmente, le intenzioni alla nascita nel museo era quella di raccogliere le opere dei maestri della nazione per creare una galleria di arte nazionale, infatti nella collezione originaria composta dalle opere del ricco industriale Henry Tate, e parte dei dipinti della National Gallery, raccoglievano al loro interno solo artisti britannici del passato e moderni.

Grazie al successo della galleria, alle successive donazioni, e acquisizioni, la collezione si allargò notevolmente fino ai giorni nostri, infatti attualmente le quattro gallerie contano più di 70.000 opere d’arte che coprono un arco temporale che parte dall’arte del medioevo fino ad arrivare all’arte contemporanea.

Molto di ciò che oggi è all’interno delle quattro gallerie è un

“grido lontano dalla mono-dimensionale storia dello stile che una volta caratterizzava la storia dell’arte tradizionale e dell’esposizione museale“

Richard Humphreys

Le intenzioni delle origini della galleria è, si, cambiata, ma il cambiamento è piuttosto visto come un “rinascimento di Millbank” (sede originaria della prima galleria). A più di cento anni di distanza dalla nascita della prima galleria, molte cose sono cambiate per quanto riguarda “la posizione che l’arte britannica riveste nel mondo, e così anche il ruolo che una galleria di questo tipo riveste è oggi necessariamente cambiata“.

Una nuova missione per la Tate Gallery e il modernismo di Francis Bacon

Quindi le intenzioni attuali, secondo il direttore della Tate Britain, Stephen Deuchar, è di “scegliere di non relazionarsi più solo con la singola narrazione dell’arte e cultura britannica, ma di esplorare una rete di storie sull’arte e sulla Bretagna, con al centro la nostra collezione”.

Il complesso delle quattro gallerie Tate, dunque, non interessò più solo l’arte britannica del passato ma si espanse fino all’arte contemporanea, anche internazionale, comprendendo artisti come David Hockney, Peter Blake e, a partire dal 1953, anche Francis Bacon entrò a far parte di quella storia britannica internazionale che il museo si prefigge di narrare e studiare.

Francis Bacon pittore e disegnatore

Prima della mostra in questione, ovvero Francis Bacon: Working on Paper del 1999, la Tate Gallery era quindi già in possesso di altre opere dell’artista, ma si trattava esclusivamente di dipinti su tela o tavola: la prima opera d’arte a rientrare nella collezione fu, come già detto, Three Studies for Figures at the Base of a Crucifixion del 1944, donata da Eric Hall nel 1954, tela con la quale l’artista si affermò nel mondo dell’arte nonostante il trittico venne inizialmente accolto con “costernazione e disgusto”;

Three Figures and a Portrait dipinto nel 1975 acquistata dalla Galerie Claude Bernard a Parigi nel 1977;28 l’ultima tela a entrare nella collezione prima della morte dell’artista è Second Version of Triptych 1944, un dono che Francis Bacon fece alla galleria nel 1991, ovvero un anno prima di morire nel 1992.

I disegni che vennero esposti nella mostra in questione vennero acquisiti dalla Tate Gallery solo tra gli anni 1997-98 integrando nella collezione questa produzione importante che completa la visione generale delle opere generali di Francis Bacon.

Silvia Giaquinta per ArtAut.com

Bibliografia e letture consigliate

Tate Modern Highlights

Gilles Deleuze, Francis Bacon. Logica della sensazione, 2023

Cristiano Lovatelli Ravarino, Edward Lucie-Smith, Fernando Castro Flórez, The Francis Bacon Collection

David Sylvester, Interviews with Francis Bacon: The Brutality of Fact

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