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Storia dell’Architettura a Bologna nell’epoca rinascimentale

Architettura a Bologna : epoca romana

La storia dell’ Architettura a Bologna è stata particolare e si è evoluta costantemente durante i secoli. Bologna venne fondata dai Romani. Era una città circondata da delle mura. L’interno delle mura era diviso in blocchi, creando una griglia urbana.

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Ancora oggi, osservando la cartina di Bologna, è possibile individuare le strade costruite in epoca romana e il perimetro delle mura.

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Le porte principali di Bologna


Come approfondimento sulla storia di Bologna, il libro di Luca Baccolini, consigliato da ArtAut, esplora la storia ricca e variegata di Bologna, dalla sua fondazione villanoviana fino agli eventi contemporanei, inclusa la strage del 2 agosto 1980. Baccolini narra il ruolo significativo di Bologna nella storia europea, evidenziando momenti chiave come la fondazione della prima università dell’Occidente e l’incoronazione di Carlo V. Attraverso un mix di storia, aneddoti e leggende, il libro offre un viaggio avvincente nel tempo, mostrando come Bologna abbia attratto artisti e potenti, contribuendo in modo significativo alla storia culturale e politica europea.

Bologna possedeva due accessi principali che oggi corrispondono a Via Galliera e Via Rizzoli. Attraverso dei recenti scavi archeologici sappiamo che dove oggi vi è Sala Borsa, sorgeva il Foro Romano.

Architettura a Bologna in epoca Medievale

Per capire lo sviluppo architettonico di questa iconica città dobbiamo analizzare prima lo sviluppo sociale di Bologna durante il Medioevo

A livello urbano riconosciamo dunque le strade romane, divise in blocchi squadrati, diverse dalle strade di epoca medioevale, che invece si irradiano dal centro della città.

Bologna, grazie alla sua posizione strategica, al centro tra Nord e Sud, e tra Est ed Ovest d’Europa, mantiene il suo primato di ricchezza anche durante il Medioevo e dopo la caduta dell’impero. Mentre il resto d’Europa entrava in crisi, Bologna resisteva e si arricchiva grazie al commercio incentivato dalla sua posizione strategica.

La ricchezza come diretta conseguenza dell’ architettura a Bologna

Bologna è sempre stata una città ricca e raramente ha visto periodi di crisi profonda.

La ricchezza di una città porta con sé delle conseguenze in campo artistico, e soprattutto architettonico.

Per costruire nuovi edifici è necessario innanzitutto possedere del capitale. Bologna non cessò mai di costruire proprio grazie alla sua ricchezza, e il medioevo bolognese fu un periodo di espansione prolifico.

Funzioni pratiche e di potere: i templi pagani

Per questa espansione fu necessario prelevare del materiale di costruzione. Durante il Medioevo era pratica comune smantellare gli antichi templi di epoca romana, dove venivano prelevati i marmi e i materiali per costruire nuovi edifici.

Questa pratica possedeva una doppia funzione:

Una funzione pratica, perché serviva il materiale per costruire e decorare nuovi edifici, come chiese o palazzi.

Una funzione di potere, perché utilizzando il materiale proveniente dai templi pagani, il cristianesimo imponeva la propria superiorità rispetto all’antica religione.

La scomparsa dell’epoca pagana

Dal momento che l’edilizia bolognese non andò mai in crisi durante i secoli, tutte le antichità locali vennero smantellate per i nuovi edifici.

Oggi è quasi impossibile trovare delle antichità in città. Ma è possibile trovare alcune antichità inglobate all’interno di edifici e chiese medievali.

Scorci di antichità nell’ architettura a Bologna

Santo Stefano

Ad esempio nella chiesa di Santo Stefano, nella piazza omonima, è possibile trovare una colonna ionica del tempio di Iside che sorgeva in quel luogo.

San Giovanni in Monte

Oppure nella chiesa di San Giovanni in Monte è presente un capitello corinzio composito risalente all’epoca romana che fa da base a una colonna frammentata.

Già nell’anno 1000 tutti gli edifici romani erano praticamente scomparsi dalle strade di Bologna.

Un materiale tipico dell’ architettura a bologna : il mattone

Dopo aver sfruttato all’infinito tutti materiali provenienti dalle antichità romane, Bologna aveva la necessità di trovare nuovi materiali edilizi. Da qui nasce il tipico mattone bolognese in terracotta.

Già a partire dall XI secolo, Bologna fu costretta a produrre i suoi stessi materiali edili. Nel resto d’Italia venivano utilizzati i mattoni derivanti dagli edifici romani, mentre a Bologna venivano già prodotti mattoni nuovi.

La prima industria prima dell’era industriale

Questo porta Bologna a possedere il primato, a livello tecnico, nella produzione di mattoni in terracotta di alta qualità.

La produzione di mattoni è stata resa possibile anche grazie alla presenza di legna nel territorio, necessaria per la cottura dei mattoni, oltre alla presenza dell’argilla, necessaria per la realizzazione del mattone. Da qui anche la creazione di grandi fornaci per questa produzione a livello industriale, prima ancora della rivoluzione industriale.

Perché non la pietra?

Perché non utilizzare la pietra? La pietra è un altro materiale edile, ma nei dintorni di Bologna è presente solo pietra arenaria, troppo friabile e poco resistente per l’edificazione.

Decorazioni in terracotta… Ma non solo a Bologna

Ecco perché Bologna è una città costruita principalmente in legno e terracotta. Bologna è famosa anche per le sue decorazioni in terracotta.

Sicuramente meno famosa di Caltagirone, che detiene il primato per le decorazioni in terracotta e produzione di maioliche e dell’arte ceramica.

Architettura a Bologna e le tarde influenze Rinascimentali

Durante il Rinascimento, Bologna divenne la seconda città dell’impero Vaticano più importante dopo Roma.

I signori di Bologna: I Bentivoglio

A partire dal 1400 Bologna è sempre stata guidata dalla signoria dei Bentivoglio. I Bentivoglio vennero espulsi per un breve periodo da Bologna per poi farvi ritorno nel 1449. I Bentivoglio furono tra le famiglie più influenti, e a loro si deve la costruzione di uno dei palazzi più splendidi di tutta l’era rinascimentale.

Il Palazzo Bentivoglio è oggi inesistente a causa delle rivolte sociali che hanno segnato la storia di Bologna, ma il suo studio architettonico rimane tutt’oggi di grande valore per capire come anche Bologna volesse essere all’avangiardia come la vicina Firenze, anche se tardivamente.

Il Rinascimento e l’ architettura a Bologna

L’architettura Bolognese è molto particolare per quanto riguarda l’epoca rinascimentale, infatti ha avuto uno sviluppo atipico rispetto al resto d’Italia, un po’ come Milano.

Il tardo Rinascimento e la vicinanza a Firenze

Per quanto Bologna si trovasse vicina a Firenze, e legata ad essa commercialmente, le novità fiorentine non influirono sullo stile bolognese ancora profondamente gotico di Bologna.

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Il volume raccomandato da ArtAut è una pubblicazione imponente che esplora l’architettura di Bologna e dei suoi dintorni tra il XVI e XVII secolo. Il libro offre un’analisi dettagliata dei palazzi storici della regione, tra cui Palazzo Albergati, Palazzo Fantuzzi e molti altri, arricchita da disegni, prospetti e fotografie. Coprendo sia edifici famosi che gioielli architettonici meno conosciuti, questo libro è un tesoro di informazioni per gli amanti dell’architettura, offrendo un approfondimento unico sullo stile, la storia e il significato culturale di queste straordinarie strutture bolognesi.

Le prime novità rinascimentali tarderanno ad arrivare. Dovremo aspettare il 1450 circa per vedere le prime innovazioni derivanti da Firenze e Brunelleschi.

Il cantiere di San Petronio

Sappiamo che un cantiere in particolare, quello di San Petronio, impegnerà la città a partire dal 1388. Sarà un cantiere molto lungo che continuerà fino al Rinascimento, per poi non essere mai completato. Anche durante il Rinascimento vediamo che questa chiesa possiede ancora delle caratteristiche tipicamente medievali.

Silvia Giaquinta per ArtAut

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