una vista all'interno del giardino del Nuovo Palazzo Bentivoglio
Arte Contemporanea Bologna

I giardini bolognesi tra Sissi, Dan Graham, e Chiara Canoni

I tesori antichi e moderni del giardino di Palazzo Bentivoglio a Bologna

I Palazzo Bentivoglio riuscirono a governare per circa due secoli, in maniera discontinua, il territorio Bolognese, conteso da numerose ricche famiglie. Proprio al principio del governo dei Bentivoglio, nel 1400, furono uccisi tre membri dalla famiglia a causa di congiure organizzate da famiglie rivali. Nel 1402, dopo appena due anni di potere, venne ucciso Giovanni I Bentivoglio. Nel 1435 viene ucciso il figlio Antongaleazzo, e nel 1445 verrà assassinato Annibale I, nipote di Giovanni I e figlio di Antongaleazzo.

Nonostante gli alti e bassi e la guerriglia continua tra potenti della città, I Bentivoglio sono stati tra le famiglie più longeve al potere e che hanno trasformato l’aspetto della città bolognese. Ai Bentivoglio diamo il merito d’aver introdotto in maniera decisiva le innovazioni stilistiche urbane e artistiche rinascimentali nel capoluogo Emiliano.

Tra i Palazzi da loro costruiti ricordiamo il grandioso Palazzo Bentivoglio Vecchio, che sorgeva in Piazza Verdi, poi distrutto pochi anni dopo la sua costruzione. E Palazzo Bentivoglio Nuovo, ancora esistente,che sorge su Via Belle Arti e nel quale è possibile trovare delle macerie del vecchio palazzo.

Il Giardino di Palazzo Bentivoglio

All’interno del grande Giardino di Palazzo Bentivoglio Nuovo è possibile trovare anche dei capitelli originali del Palazzo Bentivoglio distrutto, a testimoniare le prime tracce rinascimentali dell’architettura bolognese.

Il giardino segreto di Palazzo Bentivoglio

Il giardino è stato sottoposto a dei restauri da parte del Marsiglilab, che ne ha reinventato gli spazi ispirandosi alla tradizione del giardino all’italiana.

Le dimensioni sono state allargate per creare un nuovo spazio. Attraverso tre gradini in mattoni, si accede al  “giardino segreto” curato dall’architetto e paesaggista Michele Malagoli.

In questo spazio troviamo due grandi e antichi melograni risalenti ai tempi bentivoglieschi. Questi due alberi da frutto sono la probabile testimonianza dell’utilizzo di questo spazio come orto-giardino, utile durante i periodi bellicosi.

Permeazioni artistiche del passato e del presente

Il palazzo e il giardino sono luoghi tanto storici quanto artistici. I proprietari continuano a tenere le porte aperte dell’edificio ad artisti di fama internazionale,  dando loro la possibilità di arricchire lo spazio con moderne installazioni e esposizioni.

Installazioni site-specific

Nella corte nel quale si apre il giardino di palazzo possiamo trovare due installazioni site-specific

Bologna Pavillion di Dan Graham

ArtAut dedica un articolo all’artista Dan Graham, deceduto il 19 febbraio 2022 personalità della storia dell’arte minimalista analizzando la sua carriera e le sue opere presenti nel territorio di Bologna.

Possiamo ammirare le tracce delle sue idee e delle sue installazioni a Bologna. In occasione della giornata Giardini Aperti 2022 organizzati dal FAI Fondo Ambiente Italiano Bologna e di Art City, si potrà ammirare un’installazione esclusiva nascosta nei giardini bolognesi In Palazzo Bentivoglio Nuovo a Bologna, situato in via Belle Arti, nel pieno centro universitario.

Dan Graham

Al centro del giardino principale Dan Graham, artista americano attivo sin dagli anni Sessanta, ha installato la sua opera Bologna Pavilion. L’opera site-specific richiama i padiglioni realizzati negli anni ’80. Per la realizzazione dell’opera ha utilizzato materiali industriali, come acciaio o vetro.

In questo caso l’installazione mira a confondersi con la natura, con l’ausilio di piante rampicanti che coprono l’installazione in acciaio inossidabile, legno e vetro. Il ruolo del pubblico diventa attivo grazie al materiale trasparente e la forma sinuosa a “X” che permette di vedere attraverso e di entrare dentro l’installazione.

Sissi alias Daniela Olivieri: installazione Motivi Ossei

In fondo al giardino troviamo una scultura dell’artista bolognese Sissi. L’artista aveva già lavorato nel palazzo nella mostra “Vestimenti” in occasione di Artefiera del 2020.

Questa installazione in ceramica smaltata vuole unire l’architettura con elementi naturali richiamati dalla forma delle maioliche. “L’albero” di ceramica sembra attraversare il muro esterno. L’opera continua nella sala interna dove possiamo vedere lo stesso motivo ceramico dalle forme naturali riempire l’intera stanza, come delle radici che passano tra una parete e l’altra.

Ipogea di Chiara Canoni: un’installazione nelle cantine del palazzo

Nei sotterranei del palazzo troviamo una installazione permanente dell’artista Chiara Canoni. Lo spazio è stato modificato appositamente per creare un ambiente immersivo attraverso il materiale riflettente del pavimento.

Le opere sono state prodotte dall’artista utilizzando dei reperti architettonici rinvenuti durante gli scavi dal grande valore storico e decorativo. L’artista ha ridato vita a questi pezzi di pietra lavorata configurandosi in installazioni zoomorfe.

Ritroviamo inoltre dei teli in seta decorati tramite l’imprimitura di foglie e fiori recuperati dal giardino del palazzo per creare immagini astratte e antropomorfe.

Le opere in ceramica, vasellame e le installazioni pendenti dal soffitto, sono state realizzate sempre con la lavorazione della terra del giardino.

Chiara Canoni è stata in grado di realizzare un’esposizione coerente con lo spazio, dando vita a ciò che era stato abbandonato e riutilizzando i materiali offerti dal giardino del palazzo.

Silvia Giaquinta per ArtAut.blog

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Bibliografia

“Provincia di Bologna”, collana “Geografia dell’Italia”, Torino Unione Tipografico Editrice, 1900.

Barbara Baraldi, Alla scoperta dei segreti perduti di Bologna, 2016

Nerina Romana Rossi, I Bentivoglio, Signori di Bologna nel secolo decimo quinto, 2011

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